L’ammutinamento del Bounty, la celebre ribellione
L’Ammutinamento del Bounty: la ribellione più celebre della storia navale
L’ammutinamento del Bounty è uno degli episodi più affascinanti e controversi della storia della marina britannica, tanto da ispirare numerosi libri, film e studi storici. Avvenuto il 28 aprile 1789 nell’Oceano Pacifico, l’ammutinamento fu guidato dal sottotenente Fletcher Christian contro il comandante della nave, il tenente William Bligh.
Il viaggio del Bounty
La HMS Bounty era una piccola nave della Royal Navy, salpata da Portsmouth, Inghilterra, nel dicembre 1787. La sua missione era trasportare piante di breadfruit (frutto dell’albero del pane) da Tahiti ai Caraibi, dove si sperava potessero diventare una fonte economica di nutrimento per gli schiavi nelle piantagioni britanniche.

Dopo un lungo e travagliato viaggio, il Bounty giunse a Tahiti nell’ottobre 1788, dove l’equipaggio vi rimase per cinque mesi. Durante questo periodo, molti marinai instaurarono legami con la popolazione locale, vivendo una vita rilassata e ricca di piaceri, in netto contrasto con la disciplina severa di bordo.

Percorso del Bounty dopo l’ammutinamento, al comando di Christian
Tragitto della scialuppa di Bligh nel viaggio a Coupang
La ribellione
Il 28 aprile 1789, a circa 1.300 km a ovest di Tahiti, Fletcher Christian e parte dell’equipaggio si ribellarono. Bligh e 18 uomini a lui fedeli furono abbandonati su una scialuppa in mare aperto, con pochissime provviste.
Sorprendentemente, Bligh riuscì a compiere una delle più grandi imprese di navigazione della storia: percorse oltre 6.700 km fino a Timor, nelle Indie orientali olandesi, sopravvivendo grazie alle sue abilità nautiche e alla resistenza del suo equipaggio.
Dopo l’ammutinamento
Gli ammutinati tornarono a Tahiti, ma temendo rappresaglie, Christian e nove compagni si rifugiarono con alcune donne tahitiane sull’isola disabitata di Pitcairn. Lì fondarono una colonia isolata, che rimase sconosciuta al mondo per quasi vent’anni. Quando fu infine scoperta, Christian era già morto in circostanze misteriose.

Le conseguenze
Bligh tornò in Inghilterra come un eroe, anche se la sua fama venne successivamente offuscata da critiche sulla sua durezza e presunto dispotismo. Diversi ammutinati rimasti a Tahiti furono catturati e processati a Londra: tre furono impiccati, mentre altri furono graziati o assolti.

Un’eredità duratura
L’ammutinamento del Bounty ha acceso il dibattito su autorità, libertà, giustizia e le condizioni estreme della vita marinaresca nel XVIII secolo. È diventato un simbolo del conflitto tra dovere e ribellione, disciplina e umanità.
Ancora oggi, i discendenti degli ammutinati vivono sull’isola di Pitcairn, rendendo questa storia viva e ancora legata a un luogo reale, lontano ma intriso di memoria.
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