Marcello Pecchi: un artista amato da tutti
Formazione e opere
Il 6 aprile a Vicovaro, presso il Palazzo Cenci Bolognetti, si è svolta, nell’ambito della I edizione del “Festival delle Arti Locali”, l’inaugurazione della mostra fotografica e di scultura “Le opere di Marcello Pecchi, un artista amato da tutti”. L’iniziativa, nata da un’idea del direttore artistico Antonio Proietti Mattia, scultore e pittore vicovarese, e sostenuta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Vicovaro, è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra questi ultimi con gli “Amici della Fotografia Vicovaro” (P. Caretta, M. Dante, G. Iacovelli, A. Nascenzi, M. Ventura), l’autore delle opere e la sua famiglia, la quale ha contribuito alla ricostruzione della vita artistica del Pecchi.
Nato a Sabaudia nel 1934, diede inizio alla sua vicenda artistica lavorando nei cantieri al seguito del padre, un affermato “mastro”. Dimostrando grande dedizione al lavoro e genialità, fu avviato da Giulio Berardelli, proprietario di uno studio di stucchi, alla Scuola di Arti Ornamentali in via San Giacomo 11 a Roma, dove si diplomò il 30 Novembre 1965. Qui ampliò le sue conoscenze imparando a lavorare l’argilla e approfondendo l’arte della scultura, a lui molto cara. Partecipò così al restauro di numerose facciate di palazzi storici e conventi a Roma e di diversi soffitti decorati in negozi del centro. In numerose abitazioni vicovaresi inoltre realizzò stucchi e camini in gesso.
I busti “a forma persa”
Nella scuola professionale infatti si era cimentato nell’uso del gesso, impiegato soprattutto per realizzare cornici e diverse tipologie di stampi. La sperimentazione nel campo dell’argilla gli consentirà in seguito di realizzare busti con la tecnica dello stampo “a forma persa”. Tra questi spiccano quelli di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi per le rispettive sedi di partito e quello dell’allora presidente della Renault esposto a lungo nella sede romana di via Tiburtina. Si dedicò anche alla ritrattistica di concittadini e personaggi eminenti di Vicovaro: ne sono un esempio il recente busto raffigurante il parroco di Vicovaro Don Benedetto Molinari, quello del Prof. di musica Angelo De Simone, realizzato nel 1965, e l’autoritratto di Marcello.



Il monumento ai Martiri delle Pratarelle
Un posto speciale tra le sue opere ricopre il monumento ai Martiri delle Pratarelle, deposto nel 1984 presso l’omonimo luogo dell’eccidio nazifascista del 7 giugno 1944, oggi tappa del Cammino di Liberazione della Valle dell’Aniene da Tivoli a Subiaco. Si compone di trentatré lastre spezzate di diversa altezza in base all’età delle vittime, a significare le trentatré vite interrotte, tra donne, uomini e bambini.

I restauri a Vicovaro
Degno di nota è l’incessante lavoro di restauro che il Pecchi ha svolto per le chiese e le sculture religiose presenti a Vicovaro, come le tre statuine sulla facciata del Tempietto di San Giacomo Maggiore che andarono a rimpiazzare quelle purtroppo depredate e danneggiate negli anni ’80 e le statue degli angeli sull’altare.

Il “modellino” del Tempietto
Del profondo legame dell’artista e della comunità vicovarese col Tempietto è esempio la dettagliata riproduzione in scala, oggi conservata presso la Chiesa di San Pietro Apostolo, inaugurata con la benedizione del Vescovo Mauro Parmeggiani il 2 settembre 2012.

Agli inizi degli anni 2000 cominciò il restauro della facciata e gli interni dell’Hotel Sirene a Tivoli.

Nel 2009 fu richiesto un finanziamento in onore della giornalista Anna Piersanti per il restauro dell’altare laterale della Chiesa di San Pietro Apostolo a Vicovaro, realizzato da tecnici specializzati che, venuti a conoscenza della presenza sul territorio di un artigiano stuccatore lo contattarono e Marcello ebbe così la possibilità di restaurare alcune tra le teste degli angeli dell’altare.
Nel 2010 nel paese abruzzese di Penne in provincia di Pescara restaurò la statua del patrono San Massimo, posta nella nicchia sulla porta di San Francesco, accesso al borgo medievale, nei pressi della chiesa di San Nicola.
Nella sua produzione scultorea inoltre trovano spazio, sia su iniziativa personale che su commissione da parte di privati cittadini, opere di ambito sacro, che mostrano una predilezione per la figura della Madonna.

I laboratori artistici
Nei giorni della mostra i ragazzi dell’I.C.S. di Vicovaro, in particolare le classi quarta e quinta della primaria e prima e seconda delle medie, nella sede dell’esposizione, guidati da Antonio Proietti Mattia, hanno svolto dei laboratori artistici inerenti la lavorazione dell’argilla, del gesso e della scultura del legno. L’entusiasmo dei bambini e dei ragazzi ha contagiato gli insegnanti, concordi nel ripetere l’esperienza al più presto.
La mostra, ma soprattutto la dolcezza e l’umiltà di Marcello, hanno infine ispirato il poeta vicovarese Marco De Simone, che ha dedicato un componimento istantaneo all’artista, intitolato “Con operose mani”:
Nell’arte una vita ha dedicato
tra un busto, un calco ed una
scultura,
lungo tempo col cuore passato
tra solari raggi e la notte scura.
Con operose mani,
tra polvere, alabastro e creazione
ha visto nel domani
la sua grande soddisfazione.
Questa mostra a lui onorata
rende merito al suo lavoro,
il che si dica…”se l’è cercata”
poiché possiede le mani d’oro.