Cesare Suglia, pioniere dell’aviazione
Cesare Suglia fu un celebre militare italiano, pioniere dell’aviazione, noto principalmente per un volo da record, da Torino a Bari, effettuato nel 1913 a bordo di un Blériot XI.
Biografia
Suglia nacque a Bari nel gennaio del 1887. Fratello del noto imprenditore Francesco Suglia, sin dalla più tenera età mostrò una decisa fascinazione per il volo. Il suo destino sembrò, dunque, segnato. Nel giugno del 1912, a soli 25 anni, conseguì il brevetto di pilotaggio presso la scuola Aviano e ben presto venne assegnato alla base aerea di Ferua, in Libia. Pochi mesi dopo giunse nella 5ª Divisione Speciale di Makabez e, successivamente, a Zuara, dove, nell’ottobre, conseguì il brevetto militare.
Partecipò a numerose spedizioni dell’aviazione italiana e, durante la Prima guerra mondiale, con il grado di capitano, comandò la 104ª Squadriglia Aeroplani, in Libia, e successivamente la 106ª Squadriglia di Tripoli su velivoli Farman. Al termine delle battaglie ricevette una croce di guerra al valor militare e il grado di comandante maggiore.
Nello stesso periodo effettuò il volo pionieristico da Torino a Bari e il raid da Torino a Vizzola.
Giovanni dalle Bande Nere
Da Torino a Bari
Suglia fu un pioniere dei primi voli aerei su lunghe distanze. Il 2 agosto 1913, decollò dal campo d’aviazione di Mirafiori alle ore 5:20. Dopo una breve sosta a Pisa, riprese il volo su un Blériot con motore da 80 CV della Società Italiana Transaerea (SIT) di Torino. Al tempo, lo stesso mezzo fu utilizzato dall’aviatore Gaspare Bolla.
Alle 12:34 atterrò a Centocelle, dopo 6 ore e 35 minuti di volo. Deciso a ripartire il giorno seguente, fu costretto da avverse condizioni meteorologiche ad attendere il 4 agosto per riprendere il volo. Alle 5:20 partì e giunse, in appena 3 ore, alle 8:30, a Napoli. Il 5 agosto terminò la spedizione giungendo a Bari, sua città natale, completando un percorso da record di ben 1220 km.
Onorificenze
L’impresa gli valse una medaglia d’oro al valore aeronautico, assegnatogli dalla ditta SIT nel febbraio del 1914. Non fu, tuttavia, l’unica onorificenza destinata all’aviatore. Suglia fu, infatti, investito, con altri piloti, della medaglia d’oro dalla regina Maria Letizia Bonaparte, per aver partecipato alla guerra italo-turca. Un’ultima medaglia d’oro venne sponsorizzata, nel 1913, dalla Gazzetta dello Sport che indisse una raccolta fondi nazionale.