Perché gli juventini vengono chiamati “gobbi”

Nel mondo dello sport molti sono i soprannomi che squadre e tifosi possono vantare. Fra i più celebri è possibile annoverare quello di giocatori e sostenitori della Juventus.

Il termine “gobbi”, nome attribuito alla squadra torinese, è ormai utilizzato tanto di frequente da divenire di uso comune non solo nelle conversazioni fra i tifosi, ma anche nelle telecronache giornalistiche. La sua origine potrebbe affondare nella diffusa “antipatia” per il team bianco-nero. Il termine, infatti, avrebbe una connotazione spiccatamente negativa, nonostante l’uso generalmente bonario da parte anche degli stessi tifosi.

Cameron, il bambino vissuto due volte

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Secondo alcuni il soprannome potrebbe essere nato nei primi decenni del secolo scorso, mentre altri ne ricordano l’introduzione intorno alla fine degli anni ’50. Secondo la versione più accreditata, poi, “gobbi” sarebbe legato ad una divisa, indossata dalla squadra a partire dalla stagione ‘56/’57. La maglia sarebbe stata simile ad una larga camicia che, durante la corsa avrebbe favorito la formazione di un tipico rigonfiamento sulla schiena dei giocatori. I primi, poi, a notare il divertente dettaglio sarebbero stati i tifoseri del Torino, da sempre in aspra competizione con i bianco-neri.

Secondo un’altra versione la gobba evocherebbe la ricerca della fortuna, attraverso il celebre gesto scaramantico del tocco della suddetta. Il nomignolo, poi, potrebbe persino essere legato al tradizionale soprannome della squadra, chiamata dagli stessi tifosi “Vecchia Signora”.

Per ultime poi, si sono diffuse, fra i sostenitori di Juventus e Torino, due simpatiche storielle secondo le quali la “gobba” sarebbe quella dei bianco-neri, costretti a guardare sempre le altre squadre dall’altro al basso. Al contrario, a detta dei rivali, la gobba sarebbe nata poiché giocatori e tifosi si inchinerebbero di fronte al “Grande Torino”.

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