La città sotterranea di Coober Pedy

Chi è appassionato di geografia, saprà certamente che sono molte le città che si sviluppano all’esterno quanto nei sotterranei. Esistono, infatti, città che sono come parallele e dove la parte visibile è lo specchio di quella invisibile, . Tra queste città c’è sicuramente Coober Pedy.

La città sotterranea di Coober Pedy

Si tratta di una piccola città di poco più di 1000 abitanti nella parte sud dell’Australia ed è circondata quasi esclusivamente dal deserto. Proprio per la sua conformazione geografica, dunque, la conoscono soprattutto per i suoi paesaggi che spesso sono stati sfruttati per i film apocalittici. Il deserto, però, ha influenzato non solo la fama della città, ma lo stile dei suoi abitanti. Essi, infatti, per cercare fonti idriche e refrigerio dalle altissime temperature, iniziarono, già molti secoli fa, a vivere sottoterra. Infatti, oggi parallela alla città visibile, ne esiste un’altra pressoché identica sotto il suolo, formata, però, da moltissimi cunicoli che collegano le varie parti.

Una casa sottoterra. Foto di Nachoman-au – . Wikipedia.

La sua storia, dunque, è molto antica. Per molto tempo, i soli abitanti furono gli aborigeni (una popolazione nomade nativa, appunto, dell’Australia) che stazionava nella zona di Cooper Body durante i suoi spostamenti. La città prese forma con i primi migranti europei che scovarono i primi cunicoli e capirono subito quanto convenisse vivere nel sottosuolo. E furono proprio loro ad allargarli e svilupparli sempre di più. Fino al 1858 era conosciuta come Campo Obalino dello Stuart, un nome originato dal primo esploratore della zona, G. McDouall Stuart, il quale scoprì questa curiosa zona.

Cooper Pedy fuori. Foto di Pavel Špindler. Wikipedia.

Cambiarono il nome durante gli anni dieci del Novecento, quando lo cambiarono con alcune parole di lingue aborigena. Infatti, Cooper Pedy è l’unione di Kupa ( uomo bianco) e piti ( buco, riferito ai cunicoli sotterranei).  Fu nel 1917 che la città esplose: è, infatti, proprio di quell’anno il completamento della ferrovia che collegò la città di Cooper Pedy con i paesi vicini. Questa grande novità portò un’emigrazione sempre più crescente nella zona, complice anche il traffico di opale ( un minerale composto perlopiù di silice idratata). Così in molti infatti si trasferirono qui in cerca di fortuna.

Oggi, è un città fiorente dove il commercio di opale continua; infatti, in attività ci sono quasi settanta miniere. Gli abitanti però continuano a rifugiarsi nel sottosuolo per proteggersi dal caldo.