Sama-Bajau, il popolo navigante

Esiste un popolo che ha fatto della navigazione, una vera e propria arte che affonda le radici nelle origini di questo gruppo etnico. Si tratta dei Sama Bajau, un popolo austronesiano che vive soprattutto nel sud delle Filippine, in particolare nell’arcipelago di Sulu. Questo gruppo etnico è rinomato in tutto il mondo per l’arte della navigazione poiché seguono uno stile di vita marittimo. Utilizzano soprattutto piccole imbarcazioni di legno che assumono nomi diversi: da perahu a balutu fino a pilang. La loro nomea di navigatori è talmente radicata nella concezione comune che, spesso, sono conosciuti come i gitani o i nomadi del mare.

Una flottiglia famigliare. Foto di Torben Venning – Bajau Laut Pictures. Wikipedia.
Sama-Bajau, il popolo navigante

Fin dalle origini, la loro natura è stata nomad; vivevano in mare, facendo della pesca, il loro unico sostentamento. In tempi passati, addirittura abitavano sulle barche che erano, dunque, le loro case. Oggi, invece, nonostante alcuni accettino la tradizione, molti hanno preferito vivere nelle palafitte; in questo modo, sono sempre vicini al mare e possono comunque pescare e commercializzare i frutti del loro lavoro. Le case barche sono dette lepa; al suo interno, visto anche la dimensione ridotta dell’imbarcazione, vive un solo e unico nucleo famigliare. La curiosità sta nei legami famigliari: nei Sama, questi sono particolarmente forti, tanto che le barche di ogni ceppo navigano insieme, formando così una sorta di flottiglia ( una flotta di dimensioni ridotte).

Una donna Sama. Foto di Erik Abrahamsson. WIkipedia.

L’insieme delle varie barche ha anche uno scopo di sopravvivenza: infatti, i vari nuclei collaborano anche nelle manovre di pesca. Esiste poi un momento (Sambuangan) nel quale si riuniscono, come in una sorta di momento conviviale, anche barche che non fanno parte dello stesso nucleo. Di solito, il membro più anziano è chiamato a controllare ogni imbarcazione. Il luogo poi non è scelto a caso, si tratta sempre, infatti, di luoghi significativi sia a livello culturale che religioso.

Il loro stile di vita, dunque, le costringe a passare molte ore sotto la luce del sole, così le donne Sama hanno escogitato un modo per proteggersi dalle bruciature. Esse, infatti, si cospargano di una polvere, chiamata burak, la quale è composta soprattutto di erbe marine, come alghe, riso e spezie. Legato ovviamente al loro stile di vita, c’è anche la grande capacità di stare in apnea, favorita anche dal perforamento del timpano in giovane età che fanno volontariamente proprio per riuscire a immergersi senza difficoltà.

Una barca abitazione. Wikipedia.

I Sama Bajau sono un popolo pacifico, considerato anche particolarmente ospitale. Non esiste un univoco gruppo, ma ce ne sono diversi al suo interno. Dai Samal, che vivono soprattutto in Malesia, fino agli Ubian, che sono tra i piccoli numericamente.  Come accade per altre tribù, in generale anche il loro numero sta diminuendo. Molti di loro si stanno trasferendo in città per cercare di migliore la loro condizione di vita che, a causa del cambiamento climatico, è sempre più umile; infatti, è sempre più difficile trovare cibo a sufficienza. Inoltre, molti si sono spostati a causa degli scontri con altre tribù nomadi, come i Tausug.  Il popolo dei Sama è dunque un gruppo variegato che si differenzia per la lingua ( ogni sotto gruppo ha la propria) fino alla religione: alcuni, infatti, sono più vicini all’islamismo, mentre altri sono animisti.