Itinerari veneti. Dalla Casa del Petrarca al Pianoro del Mottolone sui Colli Euganei

Francesco Petrarca
L’amore per i Colli Euganei fu alla base della scelta del poeta di trascorrere ad Arquà i suoi ultimi anni di vita.

La Casa del Petrarca rappresenta la tappe di partenza per visitare i Colli Euganei spingendosi verso il Pianoro del Mottolone. Si tratta di una passeggiata da Arquà Petrarca al Pianoro del Mottolone che dista ad una ventina di chilometri. Naturalmente si può unire cultura ad una interessante passeggiata.

Nel 1369 Francesco Petrarca originario di Arezzo, vi nacque il 20 luglio 1304, decise di trasferirsi nel paese di Arquà, perché probabilmente gli ricordava il paesaggio toscano. Ad Arquà trascorse i suoi ultimi anni di vita.

La casa del poeta ad Arquà Petrarca
La Casa:
L’edificio originario pare che sia stato donato al poeta dall’amico Francesco I da Carrara, signore di Padova. Il Petrarca decise di occuparsi personalmente della ristrutturazione dell’abitazione. Abitò nella parte inferiore dell’abitazione, mentre quella superiore venne destinata alla servitù. Il poeta si dedicò all’abbellimento del suo studio, alla cura del giardino e del brolo; in questo orticello il Petrarca amava trascorrere parte delle sue giornate.
Un interno della casa del Petrarca

Dopo la morte, avvenuta nel 1374, l’edificio e la sua biblioteca vennero ereditati dall’amato genero Francescuolo da Brossura. Successivamente la proprietà passò alla famiglia Giustinian ed altre famiglie veneziane, per essere infine donata dal Cardinale Silvestri al Comune di Padova nel 1875, con la clausola di non concedere a nessuno di abitarvi.

Oggi la casa è un Museo che prevede al primo piano le sezioni: “La Casa di Francesco Petrarca”, “Iconografia del Petrarca e di Laura”, “Arquà e il territorio circostante”, “La tomba del Petrarca”, “Il mito della Casa: le reliquie e le medaglie commemorative”.

Affreschi nella Casa del Petrarca

La casa è stata decorata con affreschi. Nel salone centrale ci sono scene ispirate al Canzoniere opera maggiore del Petrarca. Poi c’è la stanza dell’Africa che rievoca le imprese di Scipione l’Africano tratto dal poema epico in latino intitolato appunto “L’Africa”. La stanza da letto denominata “di Venere” prende invece il nome dalla dea qui raffigurata accanto al dio Vulcano che forgia le frecce di Cupido.

Sopra il camino l’affresco di Venere raffigurata accanto al dio Vulcano che forgia le frecce di Cupido

Nel tardo medioevo si era diffusa la moda petrarchesca e la casa fu meta di pellegrinaggi di poeti ed ammiratori. Il fenomeno fu agevolato grazie all’opera del cardinale ed insigne letterato Pietro Bembo, che indicò quali erano i modelli di perfezione della letteratura italiana: il Petrarca per la poesia ed il Boccaccio per la prosa.

Nella fotografia uno scorcio del Pianoro del Mottolone

Itinerario: Dopo avere visitato la casa di Francesco Petrarca, ovviamente attrazione principale di Arquà Petrarca, si imbocca il Sentiero Atestino per raggiunge il Pianoro del Mottolone. Si tratta di una terrazza naturale con vista mozzafiato sui Colli Euganei meridionali. Si arriva con una passeggiata in salita di circa 45 minuti. Nel transito si passa per la Locanda Viridarium. Poi la Taverna di Arquà e l’Azienda Agricola Vignalta. Circondati da una splendida natura e volendo si può proseguire sul Sentiero Atestino che è il secondo itinerario per lunghezza presente nel Parco Regionale del Colli Euganei. Inoltre circolarmente si può tornare, con un itinerario alternativo, alla base di partenza di Arquà Petrarca.

Tramonto sul Pianoro del Mottolone
Il percorso da Arquà Petrarca al Pianoro del Mottolone

 

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