La battaglia di Messines

Durante la Prima Guerra Mondiale, sono stati molti gli scontri che hanno decretato la vittoria di una nazione sull’altra. Alcune di esse, a torto o ragione, hanno acquisito una certa notorietà tra gli storici militari, nonostante abbiano causato numerose vittime. Tra queste c’è sicuramente quella di Messines.

La battaglia di Messines

La battaglia di Messines durò per diciassette giorni -dal 21 maggio al 7 giugno del 1917 – e fu combattuta tra gli eserciti inglesi e quelli tedeschi. Il nome di questo tragico scontro deriva dalle alture, appunto, di Messines ( Belgio), le quali furono poi conquistate dall’esercito alleato. Questa battaglia però, non solo s’inserisce nel contesto bellico della Prima Guerra Mondiale, ma porta con sé doverose premesse.

Hebert Plumer. Wikipedia.

Il generale dell’esercito britannico, D. Haig, intendeva sbarcare nelle Fiandre per assicurarsi l’effetto sorpresa sugli esercito avversario. Sebbene il progetto avesse un dettagliata strategia militare, dall’altra parte sapeva benissimo che non sarebbe stato facile e che soprattutto avrebbe sacrificato numerose vite umane. Così, insieme all’ammiraglio R. Bacon, localizzarono una sorta di compromesso geografico, ovvero le alture di Messines. Prima dello sbarco effettivo era, infatti, necessario conquistare queste montagne. Il compito di guidare l’attacco lo affidarono al generale Huber Plumer, il quale ideò un piano per cercare di indebolire le linee nemiche, sacrificando il minor numero possibile di uomini. Pensò così di scavare delle gallerie sotterranee e riempirle di esplosivo.

La mattina del 21 maggio iniziò il bombardamento di preparazione da parte dell’esercito britannico. Fu solo nella notte del giorno successivo, alle 3 di notte circa, che iniziarono a esplodere le ventiquattro gallerie che annientarono circa diecimila soldati in una volta sola. Alcune di esse però non funzionarono, rimanendo così inesplose. Le gallerie erano a una profondità tra i quindici e trenta metri, i soldati avevano posto una quantità notevole di mine (secondo alcune stime furono 20 tonnellate per mina).

Dopo l’esplosione. Wikipedia

L’esplosivo, invece, era il potentissimo Ammontal, una miscela di nitrato di ammonio, polvere di alluminio e di carbone.  La predisposizione dell’esplosivo non fu però l’unica arma che gli inglesi usarono contro i tedeschi; essi infatti adoperano anche proiettili pieni di gas, come del resto facevano anche i tedeschi.  Solo dopo l’esplosione delle gallerie e i primi spari che iniziò l’attacco della fanteria e appena tre ore dopo, l’esercito tedesco si arrese alle truppe britanniche.

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