Uno scrigno storico: l’archivio storico comunale di Roiate

Lo studio delle carte e dei documenti archivistici permette di approfondire non solo la Storia locale, ma anche quella nazionale. Al suo interno è, infatti, possibile visionare certificati, atti politici o delibere che possono contribuire a tracciare la storia di quel determinato Comune. Al contempo, però, possono donarci anche una visione più ampia della Storia nazionale; infatti, molti di essi si sono intrecciati con eventi più ampi rispetto a quelli locali. Insomma, intraprendere una ricerca archivistica, sicuramente condurrà verso conoscenze inaspettate. Gli archivi storici, siano essi comunali o nazionali, sono, non solo uno strumento di ricerca fondamentale, ma anche dei piccoli gioielli storici, come quello di Roiate.

Panoramica di Roiate.
Uno scrigno storico: l’archivio storico comunale di Roiate

Roiate, borgo laziale, ha, come sappiamo una storia antichissima che inizia ben prima dei Romani, quando il popolo degli Ernici s’insediò per primo in queste zone. Nonostante, nel suo archivio sia pressoché possibile ritrovare documenti così antichi, è però indicativo della sua Storia che dura da millenni.

Il complesso archivio è imponente; da come si evince dall’inventario che è stato compilato nel 2001. Al suo interno sono conservati i documenti precedenti all’ultimo quarantennio che sono ora, grazie a questa complessa opera di riordino, consultabili. I faldoni archivistici sono sistemati su ampie scaffalature in metallo; prima dell’inventario, si trovavano ugualmente disposti così, ma non ordinati cronologicamente e quelli comunali, invece, erano conservati all’interno di buste di plastica. Sebbene sia stato un lavoro lungo e complesso sotto vari aspetti, ha permesso, però, di riportare alla luce documenti di inestimabile valore storico, come uno dei fondi diplomatici, a cui interno è stata rivenuta una pergamena del maggio del 1626, nella quale si legge la divisione dei confini tra Roiate e Bellegra, dopo una delibera dell’abate di Subiaco del 1405.

Questo è solo un esempio: infatti, hanno riscoperto documenti del periodo della dominazione francese e della Restaurazione e, sebbene siano essi numericamente esigui, ci offrono qualche informazione in più. È conservato, infatti, un carteggio tra i Mairè (epiteto del sindaco durante la dominazione napoleonica), il Priore e il Gonfaloniere. Sono una serie di missive che iniziano dal 1804 e che riguardano, ancora una volta, la definizione dei vari confini tra il territorio di Roiate, di Affile, di Serrone e molti altri. È un documento importantissimo per comprendere le vicissitudini storiche, amministrative e politiche di questi territori così affascinanti, soprattutto perché all’interno del documento si fa riferimento al delibere precedenti, oggi però perduti.

I vari faldoni archivistici

La documentazione continua anche con il Regno d’Italia; è, forse, la parte più consistente dell’intero volume archivistico che prosegue fino alla proclamazione della repubblica. Si tratta perlopiù di documenti commerciali, notabili e finanziari, delibere di opere pubbliche, e così via.

Veduta di Roiat

Insomma, l’archivio storico comunale di Roiate è un piccolo scrigno che racchiude in sé la storia di questo borgo. Per intraprendere una ricerca su questo borgo, è sicuramente doveroso iniziare da qui. Una parte di questo si trova nelle vicinanze del Comune, in un edificio attiguo al primo, mentre altri documenti sono disposti nello stesso edificio comunale.

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