Le isole veneziane abbandonate. San Giorgio in Alga, l’isola dello splendore perduto

Nella foto San Giorgio in Alga
Venezia si sa sorge su 112 isolette collegate dai canali. Ma ci sono altre isole nella laguna che nella maggior parte sono in rovina. Sono le isole abbandonate della laguna di Venezia.

Queste isole hanno tutte una storia ricca e interessante alle spalle. Oggi contengono solo rovine di costruzioni fortificate dell’era napoleonica o della seconda guerra mondiale. Altre furono colonizzate da monaci Benedettini. Altre sono state sede di lazzaretti per la quarantena dovuta all’epidemia della peste. Altre sedi di di conventi di suore molto libertine chiusi in tutta fretta per lo scandalo scoppiato. Altre isole, come quella di Poveglia chiamata l’isola dei fantasmi, che sembra ci siano ancora oggi.

L’isola di San Giorgio in Alga

Si possono visitare con con una barca accompagnati dai pescatori del luogo. San Giorgio in Alga, l’isola dello splendore perduto è una di queste. Prende il nome dalla particolarità che la vede completamente circondata da alghe. Fu sede di un monastero Benedettino. Verso il 1350 i benedettini furono sostituiti dagli agostiniani. Nel XIII secolo e durante il Rinascimento fu un importante centro per l’umanesimo con una vasta biblioteca.

Le rovine di San Giorgio in Alga – Foto da alloggibarbaria.blogspot.com
Nelle stampe del XII e del XVIII secolo si vede una chiesa maggiore, un monastero e palazzi importanti. Una grande cerimonia nel 1782 vide il Doge Renier accogliere papa Pio VI. Prima di entrare a Venezia ambasciatori e dignitari stranieri sostavano nell’isola di San Giorgio in Alga.
A. Sandi da F. Tironi, L’isola di San Giorgio in Alga, incisione, 1779. Scansione tratta da: Gianni BERENGO GARDIN, Le isole della laguna di Venezia.

Dopo la caduta della Serenissima, gli Austriaci adibirono parte del monastero a carcere politico e cominciarono a realizzarvi delle strutture militari. Passata Venezia a Napoleone, venne definitivamente chiuso durante le soppressioni del 1806: i frati furono spostati nel convento annesso alla chiesa di Santa Maria di Nazareth, la chiesa distrutta e le rimanenti strutture ridotte a polveriera.

Oggi purtroppo della grandezza di questa isola restano solo delle rovine. Il tutto è avvolto da una fitta boscaglia. Si distinguono tra gli alberi delle rovine dal fascino antico: archi di marmo e scale diroccate. Il tutto è immerso in una natura invasiva. Di quell’epoca di grande splendore non rimane più nulla.

Una garzetta, abitante dell’isola di San Giorgio in Alga

Gli abitanti dell’isola oggi sono anatre, galline acquatiche, folaghe, aironi, garzette e qualche martin pescatore.

L’ultima presenza umana è avvenuta durante l’ultimo conflitto mondiale. L’isola è stata sede della dominazione tedesca. Di quel periodo è rimasta un grande bunker anti-aereo.

Un bunker tedesco della seconda guerra mondiale (foto di Roberto Cavasin)

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