Tra arte e letteratura: il Museo di Mario Benedetto Robazza a Rocca Priora

Visitare un museo è un’esperienza che può essere molto speciale perché non è solo ammirare l’arte, le opere manoscritte o scultoree, ma soprattutto perché nei poli museali è possibile immergersi nei vari campi sapere che risultano intrecciati in modo indissolubile e mostrano quanto ognuna di queste discipline dipenda dall’altra, senza mai distaccarsi del tutto. Lo dimostra molto bene il Museo di Mario Benedetto Robazza, a Rocca Priora, borgo in provincia di Roma.

Panoramica del paese. Foto di Luiclemens. Wikipedia.
Tra arte e letteratura: il Museo di Mario Benedetto Robazza a Rocca Priora

Il Museo è inserito all’interno del polo culturale Monsignor Francesco Giacci. Qui è ospitata la mostra permanente, appunto, del Maestro Robazza, scultore tra i più noti dei nostri tempi. Il maestro, come dimostrano le sue opere, ha saputo cogliere l’essenza reale e profonda di molte opere letterarie e di vari personaggi storici. Egli ha infatti realizzato numerosi ritratti in marmo di alcuni protagonisti della nostra storia passata e presente.

A Rocca Priora, in particolare, è possibile ammirare un’opera maestosa che ci trasporta direttamente nell’Inferno dantesco; infatti, è esposta un’opera di novanta mq, nel quale, come in un nastro senza fine, il Maestro ha rappresentato tutti e trentaquattro i Canti dell’Inferno dantesco. L’opera è composta, quindi, di diversi bassi rilievi che ripercorro il percorso dantesco fra i dannati e nel quale, chiunque si soffermi, non potrà non notare le espressioni dei personaggi che il Sommo Poeta incontrò per la via infernale attraverso ben diciotto pannelli in marmo. Si tratta sicuramente di un percorso, in primis artistico, e poi letterario; per di più, sempre all’interno del circuito museale,  sono raccolti tutti i bozzetti preparativi dell’autore che hanno portato a quest’opera che, oltre a essere monumentale, rimane unica nel suo genere.

Dettaglio dell’opera. Tratta dal sito del Comune di Rocca Priora.

Questo museo  non si esaurisce qui, propone, infatti, anche una ricca offerta didattica; all’interno del polo, in una stanza specifica, quella della didattica, sono conservati numerosi volumi critici sulla Divina Commedia e sul Maestro. Questi permetteranno di approfondire il legame tra lo scultore romano e il poeta fiorentino. È un museo, dunque, che unisce due affini, ma non uguali, discipline che hanno saputo donarci un’opera così rilevante artisticamente.

 

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