Terra di cammini. Il cammino di San Pietro Eremita da Rocca di Botte a Trevi nel Lazio

Nel cuore del Lazio ha avuto inizio una lunga storia che spinge oggi migliaia di pellegrini a percorrere il cammino di San Pietro Eremita. Il Santo, infatti, visse una parte della sua vita a Trevi nel Lazio, dove fu protagonista di alcuni miracoli. Fra i più celebri è narrato l’episodio in cui un uomo riacquistò la vista grazie alle preghiere del giovane Pietro. Sono molte, inoltre, le testimonianze di liberazioni da possessioni demoniache, avvenute per merito dell’intercessione del Santo. Nel 1052 Pietro morì in città, riverso in un piccolo spazio coperto che lo ospitava nella notte. La nicchia era ricavata nel retro di una scala e proprio quest’ultima è oggi custodita nell’oratorio della chiesa di Trevi nel Lazio. Questa fu costruita in onore del Santo e intitolatagli nel 1690. A lui è dedicato il percorso, progettato a partire dal 2016, anno dei cammini proclamato dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Nel 2017 vide la luce l’omonima onlus, responsabile del sito web e della dettagliata cartina in esso consultabile.

Il cammino, costituito da tre anelli, ha il suo punto di partenza a Rocca di Botte, città della Marsica Occidentale dove nacque il Santo nell’XI secolo. Attraverso i paesi della piana del Cavaliere e dell’alta valle dell’Aniene i pellegrini possono percorrere le tracce di Pietro, soprannominato “Cavaliere itinerante”, che in quei luoghi peregrinò e diffuse i messaggi della fede cristiana.

L’inaugurazione del cammino è avvenuta la Viglia di Natale del 2018 a Trevi nel Lazio. Poco prima, il 15 dicembre a Rocca di Botte, presso la chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo. In quell’occasione è stato ufficialmente concesso anche il riconoscimento ecclesiastico da parte delle autorità religiose.

Condividi