Alcuni mestieri scomparsi

Con il passare del tempo, cambiano anche le esigenze lavorative e della società, e di conseguenza, alcuni mestieri sono scomparsi dal nostro modo di vivere. Per alcuni di essi è davvero un peccato, sarebbe, forse, interessanti riscoprirli, anche per comprendere un’Italia che non c’è più, sebbene siano diventati obsoleti.

Centralino telefonico. Foto di ArnoldReinhold. Wikipedia

Tra questi sicuramente c’è l’accenditore di lampioni; quando ancora non c’era l’elettricità, queste figure erano anche una sorta di guardiano della città. In molti casi, infatti, si occupavano anche di sorvegliare i vicoli e le strade, oltre che ovviamente accendere le torce o i lumi. È chiaro che l’avvento dell’elettricità ha reso obsoleto questo mestiere. Si tratta però di un mestiere che ci racconta un altro modo di vivere e, nel farlo, ci mostra un’epoca non molto lontana dalla nostra.

Ancora la tecnologia, ha fatto scomparire un altro mestiere; prima dell’avvento della moderna refrigerazione. Esistevano infatti i tagliatori di ghiaccio; questo mestiere era diffuso soprattutto nei paesi scandinavi. I tagliatori tagliavano il ghiaccio e poi lo rivendevano ai commercianti o alle famiglie. Era un compito comunque molto pericoloso: il ghiaccio poteva rompersi. Tuttavia era un mestiere molto diffuso.

Spiegazione ottocentesca per l’illuminazione pubblica. Wikipedia.

Ad oggi può sembrare paradossale, ma un tempo esistevano le centraliste telefoniche. Queste mettevano in contatto le diverse isole, anche distanti tra loro, così che la conversazione potesse avvenire. Lo facevano manualmente: inserendo degli appositivi cavi. È chiaro che il mestiere oggi non avrebbe senso, ma pensiamo anche a quanto avanti è andata la tecnologia.

Questi sono solo alcuni mestieri scomparsi, ma possono veramente raccontarci un’altra epoca, dandoci anche molti spunti di riflessione.

Condividi