La banconota da 0 esiste davvero

Le banconote devono aver riportato un valore che è impresso sul fronte e sul retro della carta, questo valore dà il potere economico e quindi a rigore di logica non dovrebbe esistere una banconota con valore zero, eppure sembra proprio che una banconota zero sia stata stampata qualche anno.

Nel 2015, infatti, l’imprenditore francese Richard Faille, collezionista e produttore di monete celebrative, ebbe l’idea di creare la banconota “zero”, che solo recentemente la Banca centrale europea ha autorizzato con tutte le tecniche antifalsificazione. È ovvio però che queste non siano spendibili, ma solo meri oggetti da collezione. In un primo momento, prima dell’autorizzazione,  fu solo l’azienda di Faille a stamparle. Fin da subito attrassero i collezionisti, tanto che in molti le comprarono per le raccolte private e così in poco tempo la notizia della banconota zero si diffuse in tutta la Francia.

Oggi ce ne sono di moltissimi tipi: alcune celebrano speciali eventi sportivi o culturali, altri invece sono dedicati a specifiche ricorrenze. Addirittura in alcuni musei, hanno installato dei distributori automatici, dove è possibile anche personalizzare il proprio foglio.

Sebbene le banconote non siano stampate dalla BCE, ma solo da alcune aziende private, hanno le caratteristiche di quelle spendibili; esse, infatti, sono realizzate con fibra di cotone e hanno i sistemi di contraffazione, tipiche di quelle “classiche” e infine riportano un numero di serie. Il prezzo varia da due a ai quattro euro.

Sebbene non sia spendibile, per i collezionisti si tratta di un pezzo davvero molto interessante che credo non possa mancare nelle loro raccolte.

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