La Chiesa di Santa Maria Assunta accompagna la Storia di Arcinazzo Romano

Arcinazzo Romano è un borgo immerso nel verde, facente parte la città metropolitana di Roma. La sua storia è antichissima: conosciuta con il toponimo di Ponza, era abitata nel 720 d. C, anno in cui abbiamo la prima menzione. Si tratta quindi di un luogo che può raccontarci molto sui nostri tempi passati, approfondendo anche gli usi degli antichi. Non sono da meno nemmeno i suoi edifici che con l’arte e l’architettura completano un quadro già molto dettagliato.

La Chiesa di Santa Maria Assunta accompagna la Storia di Arcinazzo Romano

In tal proposito è  interessante la Chiesa di Santa Maria Assunta, già annoverata durante l’epoca medievale. Nel 1327, infatti, essa compare negli archivi ecclesiastici, dove si cita una cappella dedicata a Sant’Andrea Apostolo, di cui oggi, però, non abbiamo nessuna traccia. Questa, probabilmente, la inglobarono quando nell’XI secolo avvenne l’incastellamento del borgo. In quest’opera la Cappella probabilmente fu sostituita con il primo nucleo della Chiesa di Santa Maria Assunta. Troviamo sempre nei documenti d’archivio altre ulteriori menzioni che ci fanno ben comprendere quanto questo luogo di culto stesse diventando importante per il paese. La prima risale al 1468, la seconda, invece, nel 1578 durante una visita pastorale.

L’aspetto della Chiesa

La Chiesa è comunque ben identificabile dal suo esterno: il portone è affiancato da colonne con relativi capitelli che rendono l’ingresso solenne come il luogo richiede. Sovrasta l’edificio, il campanile. All’interno, invece, troviamo tre navate ( una principale e le altre due secondarie). Già a una prima vista, sono inconfondibili i dettagli barocchi: dalle forme sontuose ai colori oreggianti che sono uniti ai preziosi marmi antichi. Sembra, infatti, che questi siano provenienti dalla vicina Villa di Traiano, in particolare i capitelli che assunsero la funzione di acquasantiere.

Come altri casi prima di questa, anche la Chiesa di Santa Maria subì numerosi restauri e rifacimenti: ampliarono il lato sud ovest per consentire, tra l’altro, anche la sepoltura dei chierici. Un’altra ristrutturazione importante avvenne a metà dell’Ottocento, precisamente negli anni dal 1829 al 1833 che ne cambiarono nuovamente i connotati estetici.

Negli anni però la Diocesi non eseguì mai lavori di mantenimento, tanto che negli anni Venti del Novecento la Chiesa non era in ottime condizioni: ad esempio, le infiltrazioni avevano rovinato la muratura interna e, conseguentemente, i dipinti. Sostituirono così il tetto del campanile con l’attuale terrazzo. Nell’occasione inserirono anche l’orologio, il quale, oggi, non è visibile poiché fu tolto nei primi anni del Dopoguerra. Fino a questo momento il pavimento era stato quello originale, ossia in terracotta, ma venne sostituito con quello attuale, in marmo.

La Chiesa di Santa Maria Assunta di Arcinazzo è presente in una forma o nell’altra fin dal Trecento e sicuramente ha molto da rilevarci ancora sul passato di questo borgo, immerso nel verde laziale.

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