Il dirottamento aereo più lungo della storia
Non tutti sanno che chi è Raffaelle Minichiello, ma la sua storia è entrata, anche se non per meriti e onori, in quella dell’aviazione civile. Ralph ( come tutti lo conoscono), infatti, è stato il responsabile del dirottamento durato quasi diciannove ore.
Il dirottamento aereo più lungo della storia
Raffaelle è un italiano, naturalizzato americano, nato nel 1949 a Melito Irpinio ( Campania) in una famiglia distrutta economicamente e psicologicamente dalla guerra che aveva gettato i genitori in grande sconforto e in forte miseria. Il terremoto poi del 1962 dette il colpo di grazia alla famiglia Irpinio, tanto che decisero di trasferirsi negli Usa, in cerca di fortuna e di una vita migliore. Scelsero Seattle, nello stato di Washington ed è qui che Raffaelle inizia gli studi superiori, frequentando la Foster High School. Dimostrò una grande abilità nelle materie scientifiche e in particolare nel disegno tecnico fin quando non lasciò la scuola per arruolarsi nel corpo dei Marines.

Con lo scoppio della guerra in Vietnam, inviarono anche Ralph (ormai chiamato così all’americana) come soldato scelto il 15 dicembre del 1967 a soli diciotto anni. Pochi mesi dopo però è lo rimandano di nuovo in patria, dove si accorge che il governo americano non gli ha ancora versato duecento dollari della sua paga da militare. Ed è qui, forse, il punto di non ritorno nella vita di Ralph perché il suo atteggiamento nei confronti degli Usa cambia radicalmente; se prima era un grande sostenitore della politica bellica, adesso se ne distacca non senza rancori. La situazione, ovviamente, ebbe ripercussioni anche sul suo stato d’animo: comincerà a bere e a darsi anche ad atti violenti che gli causeranno l’arresto. Essendo però un militare, il suo arresto passò sotto la giurisdizione militare. Il processo si sarebbe dovuto tenere il 29 ottobre del 1969, ma lui, il giorno prima, disertò.
Il dirottamento
Scappa all’aeroporto e, armato, riesce a imbarcarsi su un Boeing 707 della TWA diretto a San Francisco. Dopo appena quindici minuti tira fuori l’arma e prende in ostaggio l’equipaggio e i passeggeri, dirottando l’areo a New York, nonostante la sua meta fosse Roma. Dopo vari scali per fare rifornimento e molti tentativi vani di rilascio, Ralph riesce ad approdare in Italia, dove scappa in automobile, prendere in ostaggio in vicequestore aereoportuale.

Questa volta, la destinazione era Napoli; a metà strada, però, fa fermare l’auto e scappa a piedi. Viene però riconosciuto dal prete, il quale avvisa la polizia che lo arresta senza alcuna resistenza da parte di Ralph.
È stato condannato a sette anni di reclusione che ha scontato nel carcere di Regina Celli.