La Settimana Enigmistica: un mistero nel mistero

La Settimana Enigmistica è tra le riviste più diffuse del nostro Paese, immancabile per gli appassionati di cruciverba e rebus.

La storia del settimanale

Stampata per la prima volta nel 1932 al costo di cinquanta lire, ha da quindi compiuto da poco novanta anni ( 1932-2022). La sua grafica, così come i suoi giochi e cruciverba, sono pressoché immutati dalla metà degli anni Trenta quando l’ingegnere Conte di Sant’Andrea la ideò insieme alla moglie in un piccolo appartamento milanese.

Piazza Cinque Giornate. Wikipedia.

La rivista, che era destinata a diventare un classico dell’enigmistica, arrivò nelle edicole il 23 gennaio del 1932: sulla copertina, il classico e grande cruciverba, del quale le caselle nere componevano  l’immagine dell’attrice Lupe Vélez. Tale impostazione rimarrà per qualche mese quando la cambiarono con l’aspetto odierno, ossia nei numeri pari troveremo un’immagine maschile, in quelli dispari una femminile.

Lupe Vélez durante le riprese. Wikipedia.

Sisini s’ispiro alla nota rivista austriaca Das Rätsel, già molto famose nelle terre tedesche. Dalla prima uscita, il successo non si fermò mai. Puntuale ogni giovedì, gli italiani si abituarono ben presto a comprarla. Ci furono, in novanta anni di storia, solo due ritardi e furono durante la Seconda Guerra Mondiale.

Visto il successo improvviso, Sisini cambiò la sede, dove tra l’altro si trova tuttora, a Palazzo Vittoria in Piazza Cinque Giornate a Milano. Una dei fattori del successo fu sicuramente la sua autosufficienza: Sisini, infatti, acquistò una tipografia, una cartiera e alcuni stabilimenti per la produzione d’inchiostro in modo da prodursi in autonomia la sua rivista.

Non fu solo questo l’ingrediente del successo: dalla redazione, per tutti questi lunghi anni, non è mai uscita un’indiscrezione sul numero in uscita, anche oggi che i social fanno da padroni e che quindi il rischio di far trapelare qualche anticipazione è sicuramente più alto. Dall’altra parte la loro linea editoriale è chiara: non rilasciano interviste al fine proprio di mantenere una rigida riservatezza e, dunque, non forniscono dettagli nemmeno sulla loro tiratura.  Questo però poco conta: se il risultato è questo, molti di noi, come già successo in passato, l’accetteranno di buon grado poiché la Settimana Enigmistica è un’eccellenza nell’editoria italiana.

I primi cruciverba

Insomma, la Settimana Enigmistica è un cult dell’editoria, gli amanti dei cruciverba non hanno potuto e non potranno farne a meno. La febbre da cruciverba nasce però negli Stati Uniti, quando sul giornale New York World apparse il 21 dicembre del 1913 nella rubrica domenicale Fun. Il curatore fu Arthur Wyenne, il quale lo inserì come svago per i lettori. Qualche anno dopo, nel 1924, pubblicarono il primo volume di giochi enigmistici: The Cross Word Puzzle Book. Da queste due pubblicazioni, la fama dei cruciverba oltrepassò l’Oceano: un anno dopo fu pubblicato per la prima volta, infatti, anche in Italia.

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