Il brano musicale più lento del mondo che terminerà di suonare tra 639 anni

La musica fa parte della vita umana fin dall’alba dei tempi. I primi esseri umani si cimentavano con le percussioni e gli strumenti a fiato, e il significato della musica poteva avere molteplici forme. La musica infatti non era un semplice svago, ma poteva costituire un segnale d’allarme o per indicare le prede durante la caccia.

La sua evoluzione oggi ha raggiunto migliaia di ramificazioni e complessità. Tra queste spicca ASLSP (il cui significato è AS Slow As Possible. Ovvero, “più piano che si può”).

Questo brano venne ideato per l’organo nel 1987 dal compositore sperimentale John Cage, senza dare precise indicazioni sulla durata che dovesse avere. Esso è l’adattamento all’omonimo brano per pianoforte precedentemente composto da Cage, che però aveva una durata variabile tra i 20 e i 70 minuti. Il brano era stato composto per il concorso pianistico “Creative and Performing Arts” organizzato dal Friends of the Maryland Summer Institute come pezzo contemporaneo.

John Cage

La partitura di 8 pagine era priva del tempo musicale. Questo lasciava libera ispirazione perchè fosse suonato in maniera lentissima con una durata tendente all’infinito. La partitura del brano è divisa in 8 sezioni. Una delle quali, tuttavia, secondo le disposizioni del compositore, non deve essere suonata e deve essere sostituita con un’altra delle altre sette sezioni, che sarà quindi eseguita due volte. Quale parte saltare e quale ripetere è lasciato alla scelta di chi riproduce il brano.

Nel 2011 la svolta. Si decise che quel brano avrebbe dovuto accompagnare l’umanità per 639 anni!

Luogo dell’esecuzione, la chiesa di Sankt-Burchard ad Halberstad in Germania. La decisione fu intrapresa nel 1997 durante una conferenza tra musicisti e filosofi, durante la quale si dibattè di suonare Organ²/ASLSP nel modo più lento possibile. La scelta dei 639 anni in particolare è dovuta alla prima installazione documentata di un organo nella chiesa nel 1361. Ovvero, 639 anni prima dell’inizio dell’esecuzione musicale.

Chiesa di Halberstad

Per l’occasione fu fatto costruire appositamente un nuovo organo nella chiesa di Halberstadt, che tra le altre cose così fu salvata dalla demolizione. Dal 2001 l’organo suona ininterottamente 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Per preservarlo, è  stato messo all’interno di un cubo di vetro acrilico che ne riduce anche il volume e consente la normale fruizione dello spazio della chiesa.

Non potremo mai sapere se l’oirgano riuscirà a completare il suo brano. Un guasto improvviso, un terremoto, una guerra, o qualsiasi altra catastrofe potrebbero interrompere l’esecuzione. Quel che è certo, che l’umanità ha bisogno di questo: Musica, musica che accompagni lo scorrere del tempo, che ci ricordi quanto siamo fortunati ad essere vivi ed avere il privilegio di scrivere la storia dell’umanità.

 

Francesco Digiorgio

 

 

Condividi