Gli Yanomamö: una tribù dell’Amazzonia

Al confine tra il Venezuela e il Brasile abita la tribù degli Yanomamö: questa etnia indigena popola precisamente le zone forestali tra i fiumi Orinoco e quello degli Amazzoni. È uno dei gruppi più numerosi: le ultime stime hanno calcolato che la sua popolazione sia infatti tra 27000 e 32000 individui.

Gli Shabono

Gli Yanomamö si divino per ceppo famigliare, dunque in ogni villaggio vivono gli membri della stessa famiglia. Gli insediamenti che sono all’interno della foresta amazzonica, e quindi difficilmente raggiungibili,  hanno una grandezza varia che può andare da cinquanta persone fino a quattrocento. Il villaggio non ha però abitazioni sparse nel territorio, bensì i membri vivono tutti sotto lo stesso tetto, in quello che in lingua indigena è chiamato Shabono.

Lo Shabono. Foto di Suradnik Zeljko. Wikipedia.

Lo Shabono ha una forma ovale con la parte centrale aperta. Il perimetro di questo corrisponde anche con quello del villaggio stesso. È come si trattasse di una casa-fortificazione: infatti, funge sia da abitazione sia da protezione. Le parti laterali, infatti, possono servire anche da protezione in caso di pericolo. All’interno poi dello Shabono, ci sono le case individuali, suddivise con alcuni pali che delimita le varie abitazioni.

Le abitudini sociali e religiose

Essendo una tribù molto legata alla natura e alla terra, gli Yanomamö utilizzano i materiali che provengono dalla giungla, come foglie, liane e tronchi d’albero. L’uso di materiali naturali però non assicura la durata degli Shabono che, infatti, devono essere ricostruiti ogni due anni poiché frequentemente sono danneggiati dagli agenti atmosferici. A livello sociale, inoltre manca una figura a capo centrale: tutti possono far parte della leadership della tribù.

Membri giovani della tribù degli Yanomamö. Foto di Ambar~commonswiki. Wikipedia.

Per sopravvivere, coltivano tuberi, tabacco e banane attraverso l’orticultura del debbio: una pratica antica per fertilizzare il terreno attraverso l’incendio dei residui vegetali. Questo li permette di rendere il terreno più fertile per le loro coltivazioni.

Nonostante siano dediti alla natura, la tribù degli Yanomamö è molto propensa alla violenza, come altre tribù indigene. Si tratta perlopiù di un atteggiamento difensivo; infatti, questi, come altri, sono spesso impegnati in guerre con le tribù vicine per il territorio.

Per approfondire un’altra tribù: https://www.prometeomagazine.it/2022/10/10/piraha-la-tribu-dalla-lingua-impossibile/

Condividi