Cerreto Laziale, il castello conquistato con un gatto

Se vi dicessi che un gatto ha liberato un paese intero, voi mi credereste pazza. Il fatto, però, è successo realmente in un pittoresco borgo della provincia romana. Il Comune in questione è quello di Cerreto Laziale: situato nella Valle della Giovenzano, è posto su una collina a 520 m. s. l ed è stato protagonista di questa curiosa liberazione.

L’atto felino eroico

Alla fine del Cinquecento, un gruppo di briganti invase il paese, guidati da Marco Sciarra o Sciarpa, noto bandito dell’epoca e citato in numerose fonti storiche che saccheggiava e derubava l’Italia meridionale. Il banditismo era un fenomeno molto diffuso: molti ex soldati o vagabondi, in cerca di un sostentamento, si davano al ladrocinio “mordi e fuggi”. Ben presto, molti di loro riconobbero in Sciarra il loro comandante che guidò queste truppe improvvisate, depredando e uccidendo.

Foto della Torre medievale, sito del Comune di Cerreto Laziale.

La notte tra il 24 e il 25 aprile del 1592, Sciarra e i suoi compari assediarono il borgo romano, tanto che gli abitanti fuggirono nella fortezza. Prima di rintanarsi lì, riuscirono ad avvertire la Chiesa, senza però che questa li prestasse soccorso; solo i paesi limitrofi accolsero il loro grido d’aiuto. Si misero dunque d’accordo che, al segnale dei cerretani, avrebbero dato inizio alla battaglia.

Alcuni abitanti, imbevuto un pezzo di stoffa di pece, lo misero sulla coda di gatto e lo lanciarono dove dormivano i briganti. Il gatto incendiò tutto, costringendo i banditi a fuggire e dando così il segnale prestabilito agli altri paesi vicini. Insieme attaccarono la banda di briganti che fuggì dal paese, senza mai fare ritorno.

Panoramica del paese, sito del Comune di Cerreto Laziale. Wikipedia.

Le gesta della missione suicida non sono state dimenticate, tanto che, ancora oggi, Cerreto Laziale gli dedica una giornata. Ogni 25 aprile, infatti, il paese si riunisce per celebrare l’atto eroico felino. Il Comune, con le associazioni di volontario, organizza una cena tra i quattro rioni, in cui è diviso il paese, un corteo storico e il cosiddetto “Palio della Gatta”. Per di più, da qualche anno è stato inaugurata una statua che commemora le sua gesta: è impresso infatti il felino con le unghie sguaiate, intenta a scacciare i delinquenti.

 

 

Per approfondire il ruolo del gatto nella Storia: https://www.prometeomagazine.it/2022/03/11/i-gatti-nel-medioevo-la-verita-sulle-loro-condizioni-di-vita/

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