La storia dei Freakshow

I Freakshow erano spettacoli pubblici in cui si esibivano persone, spesso affette da anomalie genetiche e fisiche. Erano chiamati fenomeni da baraccone e si esibivano soprattutto negli Stati Uniti durante il XIX secolo.

Myrtle Corbin, una delle donne mostrate durante gli spettacoli. WIkipedia.

Durante questi spettacoli, persone con malformazioni fisiche erano mostrate a un pubblico di curiosi che se ne stava lì a guardare questi esseri umani spesso rinchiusi in gabbie. Erano esposte persone affette da nanismo, gemelli siamesi o dal malformazioni fisiche e genetiche. Non mancavano però nemmeno spettacoli con artisti dalle abilità estreme, come il mangiafuoco, ad esempio.

La sirena di Modena, Foto di Renaud Bernadet – Archivio fotografico Museo Civico di Modena. Wikipedia.

I Freakshow divennero di moda già durante il XVI secolo, soprattutto in Inghilterra quando le deformità cominciarono a essere viste come un divertimento e uno svago. Già alla corte di Carlo I, si mettevano in scena questo tipo di show; il primo fu organizzato da due italiani, i fratelli Colloredo, nel quale furono mostrati due gemelli siamesi.

Da qui, la moda si diffuse fin quando diventarono routine nelle fiere popolane o nelle taverne. Fu, però, nel XIX secolo che la loro popolarità raggiunse l’apice, sfruttata da numerosi impresari circensi che organizzarono tournée per l’Europa.  Tra quelli più noti ci furono l’americano P. T. Pharnum e l’inglese T. Norman: il primo esibì una creatura mummificata con la coda di pesce, facente parte delle cosiddette Sirene di Figi, il secondo invece presentò quello che lui chiamava la “donna scheletro”, una ragazza affetta da un grave forma di anoressia e un’altra donna che mangiava i topi a morsi.

La sirena di Modena, Foto di Renaud Bernadet – Archivio fotografico Museo Civico di Modena. Wikipedia.

Da questi spettacoli, nacquero tutti gli altri, diventando uno dei passatempi più comuni e più voga dell’Ottocento e del Novecento.

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