Il Magnifico Paracelso

Paracelsus, letteralmente più grande o uguale al noto enciclopedista romano Celsus, fu una delle figure rinascimentali più significative e controverse del Rinascimento. Medico, alchimista e astrologo che contribuì in modo indelebile alla cultura del suo tempo.

L’infanzia e i primi studi

Nato nel novembre del 1493 nella Svizzera centrale, fu da suo padre che apprese le prime nozioni mediche e chimiche poiché anch’esso fu egli stesso dottore. Riguardo alla madre, invece, le notizie sono alquanto fumose: sembra infatti che si trattasse di una donna malata mentale che, subito dopo la nascita di Paracelsus, fu ricoverata in manicomio. La sua formazione universitaria risale agli anni dal 1509 al 1515, durante i quali frequentò diversi ambienti universitari, compreso la Sorbona. Si laureò alla fine a Ferrara.

Dipinto di Paracelsus. Wikipedia.

Non rimase molto in questa città: infatti, dopo il diploma universitario vagabondò per l’Europa. Secondo quello che lui stesso raccontò, lavorò nelle miniere in Germania e in Ungheria, dove riuscì approfondì la conoscenza dei metalli, già iniziata duranti gli studi accademici. Si recò poi in Inghilterra, Svezia e Polonia e ritornò a Torino.

I dubbi sulla sua biografia

La sua biografia rimane molto lacunosa; gran parte dei fatti noti della sua esistenza sono stati raccontati da Paracelsus stesso. È quindi probabile che molti li abbia inventati per rendere la sua biografia interessante. Sicuramente, sono falsi i viaggi in Cina e in India. Nonostante questi dubbi, sono invece provati i suoi viaggi per l’Europa che alla fine si conclusero a Basilea (Germania), dove la sua fama fu via via sempre più forte, tanto che gli offrirono la cattedra all’Università.

L’università di Basilea in un’incisione. Wikipedia

Questa ben presto diminuì a causa della sua palese avversione alla medicina tradizionale, alcuni dei suoi studenti cercarono di salvarlo, ma fu vano dopo che Paracelsus fece bruciare due testi medici pubblicamente. Con la reputazione ormai compromessa, lasciò la città a meta del Cinquecento e tornò in Svizzera.

Le polemiche sulla medicina tradizionale

A San Gallo ( Svizzera) si scontrò con un medico locale però molto ben considerato, J. Vadicano: entrambi avevano in cura il borgomastro del paese, ma ancora lo scetticismo di Paracelsus, lo fecero decadere agli occhi di tutti tanto da estrometterlo dall’incarico. Anche dopo questo fallimento, ripartì e di nuovo vagabondò per l’Europa, morendo a Salisburgo nel 1541. Le cause del decesso ancora non sono note: in molti all’epoca sospettarono che fosse stato avvelenato.

Ritratto di Paracelso. Wikipedia.

Le sue teorie discostavano dunque da quelle più comuni, addirittura dal concetto di medicina. Secondo il medico svizzero, non erano necessari i manuali o lo studio degli scienziati antichi bensì la sola esperienza era necessaria per curare le persone. Inoltre, applicò il principio dell’alchimia, ossia la capacità di trasformare i metalli, alle piante, inventando così una nuova “scienza”, spargiria.

La figura di Paracelsus rimane tra le più controverse di tutto l’epoca rinascimentale, tanto che ancora oggi sono molti gli studi che lo vedono protagonista. Sicuramente, possiamo affermare che si trattasse di un visionario.

Per approfondire la vita di un altro scienziato rinascimentale: https://www.prometeomagazine.it/2022/01/17/pier-andrea-mattioli-medico-e-botanico-senese-nel-rinascimento-italiano/

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