Il Santuario della Mentorella

– Il Santuario della Mentorella –

A pochi chilometri da Roma, tra Tivoli e Palestrina, sorge il Santuario madre delle Grazie della Mentorella. Quest’edificio religioso, che si trova a un’altitudine di 1018 m sopra il livello del mare, è arroccato sul versante orientale del Monte Guadagnelo che fa parte dei Monti Prerestini.

La fondazione leggendaria

Secondo antiche leggende, avrebbe origini molto antiche; infatti, sarebbe stato Costantino, imperatore romano dal 306 fino al 337, a fondarlo nel IV secolo, essendo stato il luogo dove, sempre secondo le fonti sacre, si convertì il tribuno romano Sant’Eustachio, vissuto durante l’impero di Adriano,  tra il I e II secolo.

Veduta del Santuario. Foto di Laky 1970. Wikipedia.

Nel VI secolo fu donato all’ordine dei benedetti, passando sotto la giurisdizione dell’Abbazia di Subiaco, altro importantissimo punto di riferimento storico, artistico e religioso.  Nonostante la gestione dei benedettini, il Monastero cadde in disgrazia, impoverendosi fino a quando il gesuita A. Kircher, rinomato museologo e storico, ne riscoprì il valore, restaurando l’edificio e riportandolo allo splendore originale.

Affresco all’interno della Chiesa. Foto di Laky 1970. Wikipedia.

Solo a metà del Seicento, nel 1664, Papa Alessandro VII ne proclamò il primo anniversario, stabilendo come data il 29 settembre, giorno di San Michele Arcangelo. Fino al 1857 rimase sotto la giurisdizione dell’abbazia sublacense, quando il Pontefice Pio IX la donò alla Congregazione della Restaurazione di Nostro Signore Gesù Cristo. La nuova appartenenza durò solo pochi anni; già nel 1870, il neonato Stato italiano la incamerò tra i suoi beni immobili e la mise all’asta dieci anni più tardi, nel 1880.

Le vicende ottocentesche

Fu in questo momento che i resurrezionisti (Congregazione della Restaurazione di Nostro Signore Gesù Cristo) la ricomprarono per circa 8000 delle vecchie lire. Da allora, è rimasta sede di quest’ordine religioso, diventando un punto di riferimento per tutti i fedeli, non solo laziali, ma di tutt’Italia, tanto che lo stesso Pontefice Giovanni Paolo II scelse questo luogo come primo pellegrinaggio e viaggio pastorale nel 1978. Il Santuario della Mentorella rimase nel cuore del Papa polacco che continuò a visitarlo anche dopo la visita ufficiale degli anni Settanta.

Immagine della Scala Santa. Foto di Laky 1970. Wikipedia.

La Mentorella, al di là del suo valore religioso che è indubbio, presenta opere artistiche e architettoniche molto interessanti: dalla Chiesa al Presbiterio fino alle numerose cappelle, come quelle dedicate a Santa Croce, San Silvestro, Sant’Eustachio fino alla Scala Santa, completamente rinnovata nel 1947. Infine, se questo non bastasse, sotto la Cappella di Sant’Eustachio si trovò la Sacra Grotta di San Benedetto, dove il Santo rimase per due anni.

Per approfondire la storia di un altro importante Santuario laziale: https://www.prometeomagazine.it/2022/08/10/il-santuario-regina-della-pace-di-serrone-un-monito-contro-la-guerra/

Condividi