Il ruolo strategico dei fontanili per approfondire la storia locale di Subiaco

Già dal toponimo è possibile immaginare quanto la presenza idrica sia stata rilevante a Subiaco; infatti, deriva dal latino Sub Lacum, ossia sotto i laghi. Questo indicativo nome di luogo si riferiva ai tre laghi artificiali che facevano parte della Villa di Nerone, di cui, ancora oggi, sono visibili i resti archeologici. Questi, come dimostrano i reperti, erano stati creati, sbarrando il corso naturale del fiume Aniene attraverso dighe che permettevano così la formazione i ristagni d’acqua.

Resti della villa di Nerone
I tre laghi di Subiaco

Si tratta, considerato anche il periodo storico –siamo infatti intorno al 60 d. C quando i romani costruirono il Pons Marmoreus-, di opere ingegneristiche all’avanguardia che permisero, non solo di soddisfare la volontà dell’imperatore romano, ma anche di trasmetterci l’importanza storica e geografica di Subiaco nel corso dei secoli. D’altronde, senza questa imponente presenza idrica, non sarebbe stato possibile fondare le numerose cartiere che, appunto, sfruttano l’acqua nella creazione della carta e presso il Monastero benedettino, due monaci tedeschi (C. Sweynheim e A. Pannartz) hanno potuto aprire la prima stamperia italiana nel 1465. Purtroppo, dei tre laghi e delle relative dighe rimane ben poca traccia; durante i secoli, le frane, gli smottamenti del terreno e le frequenti alluvioni del fiume Aniene le hanno distrutte.

Rimane comunque un angolo di paradiso, alimentato dal fiume Aniene, ossia il cosiddetto “Lago di San Benedetto” che si trova incastonato tra i Monti Simbruini. I colori, la purezza delle sue acque e la natura ancora oggi incontaminata e la caratteristica cascata, che lo sormonta, hanno fatto sì che ai più sia conosciuto come “ I Caraibi del Lazio”.

Il ruolo strategico dei fontanili per approfondire la storia locale di Subiaco

È quindi evidente l’importanza idrica a Subiaco, confermata anche dai numerosi fontanili sparsi nel suo territorio. I fontanili, o secondo altre denominazioni, fontane o vasconi, testimoniano  anche lo sviluppo urbanistico delle città o borghi. Essi, infatti, avevano diversi scopi, per lo più tutti di natura pratica: fungevano, ad esempio, da abbeveratoi e/o lavatoi. Dunque, e proprio per la loro praticità quotidiana, è possibile tracciare una sorta di percorso, o meglio mappa, ideale nel quale si può leggere, da un punto di vista insolito, la diffusione di nuovi rioni o il percorso che gli allevatori facevano percorrere al bestiame; quindi, la loro costruzione era fatta in punti strategici.

Uno dei fontanili di Subiaco

Subiaco dunque ha molti di questi fontanili, alcuni più antichi, altri di moderna costruzione, come quello realizzato, come si legge, nel 1951. Questo fontanile, in parte in muratura, ha una forma rettangolare,  si deduce dunque che fosse un abbeveratoio per il bestiame; questo sembrerebbe confermato anche dall’altezza ridotta dello stesso fontanile.

Per approfondire questo argomento: https://www.prometeomagazine.it/2020/07/27/i-laghi-di-subiaco/

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