Chi erano Tizio, Caio e Sempronio?

Lo diciamo frequentemente nel nostro parlato: “Tizio, Caio e Sempronio”. Quest’espressione indica persone “ipotetiche” prese ad esempio in un discorso. Chi erano però Tizio, Caio e Sempronio? Sono esistiti realmente? No, in realtà sembra che nell’antichità siano stati usati proprio nell’accezione moderna, sebbene ci sia una teoria che forse ne potrebbe spiegare l’origine.

Nella nostra lingua, oggi più nel parlato che nello scritto, è giunta grazie alle opere di Irnerio (1050-1125), giurista e accademico, tra i fondatori dell’Università di Bologna, che la usò nelle sue opere. Irnerio, però, si rifece a una tradizione linguistica precedente che prevedeva di volta in volta di scegliere i nomi latini più usati, ma quest’espressione, che ben incarna il suo significato, travalicò i secoli, entrando di diritto nel nostro parlato. L’origine sembra sia da collocare alla famiglia dei Gracchi, antica e famosa famiglia romana, nella quale i discendenti più vista furono, appunto, Sempronio (220 a.C-154 a. C), padre di Gaio ( 154 a. C -121 a. C) e Tiberio ( 163 a. C-133 a. C). Con qualche variazione linguistica, dunque, è plausibile credere che l’espressione sia nata proprio da questa illustre famiglia romana.

Per approfondire un altro modo di dire: https://www.prometeomagazine.it/2021/11/26/flash-cosa-fatta-capo-ha-allorigine-un-tradimento/

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