La Sagra del Marrone di Arcinazzo Romano – Gastronomia e cultura di un borgo montano

Arcinazzo Romano è un comune della Città Metropolitana di Roma Capitale, sito a circa 850 m sul livello del mare. Si tratta di una località turistica montana, caratterizzata da un aspetto alpino, meta perfetta per una gita fuori porta. Da visitare nelle vicinanze, inoltre, il borgo medievale di Subiaco, con una lunga passeggiata lungo il fiume, e anche i monasteri di Santa Scolastica e San Benedetto.

Imperdibile, ad Arcinazzo, la visita alla villa di Traiano, immersa negli scenari naturali degli Altipiani, alle falde del Monte Altuino. La villa, edificata a partire dalla fine del I d.C, si estende per una superficie di circa 5 ettari, in una zona attraversata dal fiume Aniene, le cui acque erano considerate in antichità le più buone e salubri.

Villa di Traiano (immagine dalla galleria del Comune di Arcinazzo Romano)

 

Il marrone di Arcinazzo Romano

La cittadina gode di una certa fama per la coltivazione del castagno, tipico del luogo, e presente nel comune di Arcinazzo da tempi remoti. Numerose piante secolari sono infatti ancora ammirabili nel territorio.

Nell’economia dell’area il marrone ha sempre avuto un ruolo fondamentale, tanto che ad oggi le tecniche di lavorazione e conservazione del prodotto rispettano ancora i tempi e i modi della tradizione storica. La raccolta avviene manualmente a partire dalla metà del mese di ottobre.

Il marrone di Arcinazzo Romano ha un tipico colore bruno chiaro, interrotto solo da striature più scure. Fra le castagne ha certamente una delle pezzature maggiori.

Il suo sapore dolciastro, più intenso rispetto ad altri, ne fa un prodotto gastronomico molto apprezzato. A testimonianza della grande fama di questo frutto è la sagra annuale.

Marrone (immagine dalla galleria del Comune di Arcinazzo Romano)

 

La Sagra

Ogni anno il comune festeggia l’autunno con il frutto più rappresentativo della stagione, dai colori caldi e dal profumo dolce. Fra fine ottobre e inizio novembre Arcinazzo si riempie di stand gastronomici e le serate si animano con musica popolare.

Nel centro storico sono inoltre allestiti banchi per l’acquisto delle famose caldarroste (Role) a chilometro zero.

L’evento è un’ottima occasione per gustare le primizie del luogo e l’ottima cucina locale, durante la cena accompagnata dagli spettacoli. In alternativa sarà possibile godere dei prodotti enogastronomici tipici anche nei ristoranti limitrofi.

La sagra però non è soltanto cibo. Durante l’edizione 2021 dell’evento nelle cantine sono state allestite mostre d’arte, con l’esposizione di quadri di artisti locali. All’interno della Casa della Cultura è stato anche possibile ammirare per tutta la durata dell’evento la mostra a cura del pittore Romeo Cingolani.

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