Il Gigante di Cardiff

Il ritrovamento e la sua storia

Come molti appassionati sapranno: la Storia è colma di bufale, di falsi e di scherzi. Sicuramente, tra le più epiche ( e fraudolente) fu quella del cosiddetto Gigante di Cardiff.

La storia del gigante di Cardiff: una clamorosa bufala

Il gigante di Cardiff era una statua, alto quasi tre metri, che fu rinvenuto nello stato di New York il 16 ottobre del 1859 da parte di alcuni lavoratori durante la costruzione di un pozzo. La notizia del ritrovamento creò subito un gran scalpore, tanto che finì sulle pagine di tutti i giornali. Questa statua però era solo una provocazione da parte di Georg Hull, un tabaccaio, il quale aveva deciso di creare l’opera, dopo un’accesa discussione con alcuni suoi amici sulla Genesi, in particolare sul racconto dei giganti che un tempo avrebbero abitato la Terra.  Hull non credeva alle parole del racconto sacro, essendo ateo, e così, per smentire i suoi amici, avrebbe creato la statua, la quale, secondo i suoi piani, avrebbe avuto l’aspetto di un uomo pietrificato.

Il Gigante di Cardiff. Wikipedia.

In realtà, l’idea non era proprio originale, dato che, già a metà dell’Ottocento, il quotidiano Alta California aveva pubblicato la storia di un uomo rimasto pietrificato dopo aver bevuto un liquido all’interno di un minerale. Ovviamente, anche questa era una bufala, ma a Hull servì da ispirazione per architettare il suo piano. Chiese ad alcuni operai di ritagliare un blocco di gesso, abbastanza ampio per creare la statua, come scusante disse che sarebbe servito per un monumento, dedicato ad A. Lincoln. Quando ottenne il blocco, incaricò uno scalpellino tedesco per forgiare l’aspetto umano. Per darle un aspetto usurato e antiquato, furono usati acidi e altri prodotti chimici. Una volta completato, Hull lo trasportò fino alla fattoria, luogo dove poi sarà ritrovato, che era di proprietà di suo cugino.

Un anno dopo assunse anche dei “finti” operai per ritrovare il Gigante. In totale, spese più di tremila dollari che per l’epoca erano davvero una cifra onerosa. Credeva di riacquisire il denaro, facendo pagare venticinque centesimi a ogni persona per vederlo, ma la cifra non lo fece rientrare delle spese, così, pochi giorni dopo raddoppiò il biglietto. Lo scherzo, però, non durò; infatti, gli archeologici si accorsero fin da subito che si trattava di un falso. Il materiale e lo stato non corrispondevano al millennio storico. Per di più alcuni geologi iniziarono a mettere in dubbio il luogo dello scavo poiché lo credevano poco adatto per un pozzo. I dubbi così iniziarono ad accavallarsi. Al contrario alcuni dei predicatori e fedeli difesero l’autenticità.

Il ritrovamento del Gigante. Wikipedia

Sebbene le incertezze fossero molte, anche la fama cresceva di buon misura, tanto che Hull riuscì a venderlo a un consorzio che la misero in mostra a Syracuse ( Stato di New York). La sua esibizione attirò tantissimi visitatori e altri compratori che proposero cifre molto elevate, ma il consorzio rifiutò sempre. Un agente di spettacolo, P. T. Barrum,  rimase talmente indispettito che si creò così la sua personale statua in cera.

 

Per scoprire altre “bufale” storiche: https://www.prometeomagazine.it/2022/08/25/la-bufala-della-cavalleria-che-carico-i-carri-armati-tedeschi/

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