Filettino città d’arte e cultura. Palazzo Graziani e gli edifici storici

Filettino, in provincia di Frosinone, è uno dei sette comuni appartenenti al Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini. Il centro si trova ad un’altitudine di 1075 m sul livello del mare, vantando così il primato di comune più alto del Lazio. Sorge alla testata dell’alta Valle dell’Aniene, alle falde del monte Contento.

La Storia

Non si hanno molte notizie sulla nascita del borgo, ma certamente la prima attestazione scritta di Filettino è contenuta in un atto di Papa Niccolò II, dove il pontefice sopprimeva il vescovado di Trevi per unirlo, insieme ad altri paesi da esso dipendenti, alla più grande diocesi di Anagni.

Il primo nucleo insediativo risalirebbe forse al VI d.C., a seguito delle invasioni di Goti e Saraceni. Le popolazioni che occupavano la pianura, per sfuggire ai nemici, si sarebbero rifugiate nelle zone più interne e protette naturalmente, forti anche della vicinanza delle sorgenti dell’Aniene.

Si ipotizza che il toponimo del luogo potrebbe derivare dal termine “filacterion” o “fulacterion”, con il quale i bizantini solevano indicare le fortificazioni di sbarramento dei punti strategici. L’origine del nome ne indicherebbe la derivazione temporale e i primi caratteri strutturali.

Un evento importante per la città è certamente il soggiorno di Bernardino da Siena, il quale vi giunse nel 1438. Secondo una leggenda del luogo, Bernardino avrebbe protetto la popolazione dall’assedio dei briganti, scatenando una miracolosa pioggia di ghiande di ferro. A memoria del miracolo il Santo divenne patrono di Filettino.

Le attività economiche

Dal XVII al XIX secolo il comune vide un momento di grande prosperità, grazie all’allevamento di ovini, bovini ed equini e al florido commercio locale. L’attività tradizionale agro-silvo-pastorale iniziò il suo declino soprattutto nella prima metà del XX secolo, quando il comune fu interessato da un fenomeno di rapida deurbanizzazione. Recentemente però il luogo è stato oggetto di forte sviluppo turistico, legato soprattutto all’attività di escursionismo estivo e agli sport invernali praticati a Campo Staffi.

Foto di Campo Staffi
Le Personalità Illustri

Nella prima metà del XX secolo, più precisamente fra il 1938 e il 1945, Filettino cambiò nome e divenne Filettino Graziani, in onore al maresciallo Rodolfo Graziani, al quale la città diede i natali nel 1882.

Il Graziani fu politico e generale ai tempi del fascismo e a lui il vicino Comune di Affile ha dedicato un sacrario, lungamente contestato, nel parco di Radimonte, nell’agosto 2012. A Filettino gli fu invece intitolato un parco nel 1938. Il generale, nel 1945, evitò un eccidio in pubblica piazza da parte dei soldati nazisti. Per questo gesto i filettinesi gli donarono un busto, oggi esposto a Palazzo Graziani, sua casa natia.

Oltre al politico la ha dato i natali anche ad altre grandi personalità del panorama culturale italiano, fra le quali Martino Filetico, umanista tardo medievale, Francesco Arcuati, patriota risorgimentale, Giuditta Tavani Arquati, patriota, caduta nella storica battaglia del lanificio Ajani del 1867, ed Enio Marfoli, musicista e poeta contemporaneo.

Palazzo Graziani

Molti sono i monumenti e i luoghi di interesse, fra architetture religiose e civili. Di grande pregio è certamente la chiesa di Santa Maria Assunta Altro Fontana delle tre cannelle, la quale riceve l’acqua pura della sorgente dell’Aniene. Fra le architetture civili invece spiccano palazzo Paraboni-Arquati, palazzo Pesci, palazzo Giovannoni, palazzo Ottaviani, e infine palazzo Graziani. Quest’ultimo fu casa di quel Rodolfo Graziani al quale la città per un breve periodo intitolò il proprio nome.

Il palazzo, sorto presumibilmente fra i due e i tre secoli fa, è una costruzione di grande imponenza, oggetto di recenti restauri. Al suo interno accoglie oggi un interessante museo agro-silvo-pastorale, oltre ad una biblioteca e sale di rappresentanza.

Il comune si è impegnato di recente nel recupero di questo splendido edificio, sia attraverso rifacimenti finanziati da fondi regionali, sia attraverso la promozione di tutti gli eventi organizzati nelle sale.

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