Mostra a Padova: l’Occhio in Gioco. Percezioni, impressioni e illusioni nell’arte dal Medioevo alla Contemporaneità

L’opera Spazio ad Attivazione Cinetica 6B” di Marina Apollonio, installata nel cortile antico di Palazzo Bo, a Padova (©Andrea Verzola
Un esposizione dedicata alla psicologia della percezione fin dalle sue origini e all’ esperienza del padovano Gruppo N.
Il Palazzo del Monte di Pietà a Padova, dal 24 settembre 2022 al 26 febbraio 2023, ospiterà ‘L’Occhio in Gioco. Percezioni, impressioni e illusioni nell’arte’, la grande mostra che Fondazione Cariparo e Università di Padova hanno scelto di promuovere insieme, nell’ambito delle celebrazioni per gli 800 anni di storia dell’Ateneo Patavino.

E’ un esposizione che approfondisce il rapporto tra arte e scienza. Recentemente un percorso in questo direzione era stato inaugurato nel 2017 con la mostra ‘Rivoluzione Galileo, l’arte incontra la scienza’.

Hildegarda von Bingen, Liber Divinorum Operum, 1210-1230, Lucca, Biblioteca Statale
Nella città di Galileo non poteva non trovare spazio la tradizione di studi e sperimentazioni condotte, fin dal 1919, dalla scuola della psicologia della percezione dell’Università di Padova. La psicologia della percezione e il Gruppo N (uno fra i principali gruppi di artisti italiani di arte cinetica, attivo fra il 1960 e il 1966).
E’ la ricca proposta di un esposizione unica nel suo genere: colore, movimento e illusione nell’arte in rapporto alla psicologia.
Dadamaino (Edoarda Emilia Maino), Oggetto ottico dinamico, 1962, collezione privata, courtesy A arte Invernizzi, Milano

“Ricerche nel campo della visione – recita un comunicato degli organizzatori – con uno straordinario impatto innovativo.  Hanno contribuito a stimolare, a partire dagli anni Sessanta, un ambiente artistico-culturale d’avanguardia, proiettando la città di Padova e i suoi artisti sulla scena internazionale. Nell’esposizione si mette a confronto un’accurata selezione di documenti e studi accademici con le opere del Gruppo N, costituito proprio a Padova da Alberto Biasi, Ennio Chiggio, Toni Costa, Edoardo Landi e Manfredo Massironi, e di Marina Apollonio: tutti protagonisti indiscussi della “nuova tendenza” ottico-cinetica.

© Fondation Vasarely, Aix-en-Provence – photo Anne Foures © Victor Vasarely, by SIAE 2022
Veniva quindi applicata la teoria della cosiddetta Gestalt (dal tedesco Gestaltpsychologie, cioè “psicologia della forma”). L’arte cinetica, optical elabora delle opere che spostano l’attenzione all’effetto percettivo che produce in chi guarda.

Dalla forma reale a quella percepita creando delle illusioni visive. Gli artisti padovani del Gruppo N, hanno applicato le teorie del pittore e psicologo Gaetano Kanizsa, che fu l’autore del celebre triangolo che porta il suo nome.  Dove si percepisce una figura, che non esiste, costruita dalla altre.

Triangolo di Gaetano Kanizsa uno dei protagonisti della psicologia sperimentale italiana

La sezione di Luca Massimo Barbero, prende le mosse dalla raffigurazione del cosmo, con miniature e dipinti del Quattrocento.  Prosegue con la storia dei grandi temi affrontati nella pittura antica, manualista fino al post impressionismo e al futurismo del Novecento”.

Contatti. https://www.fondazionecariparo.it/iniziative/mostra-locchio-in-gioco-percezione-impressioni-e-illusioni-nellarte/

 

Biglietti

  • Intero: 12 euro.
  • Ridotto: 9 euro.
  • Scuole: 2 euro per ogni alunno; gratuito per gli insegnanti accompagnatori.
  • Gratuito: bambini fino a 5 anni; portatori di handicap e 1 accompagnatore; giornalisti con tesserino.

Servizi in mostra

  • Attività didattiche per le scuole, gratuite per le scuole delle province di Padova e Rovigo.
  • Laboratori creativi per bambini e ragazzi.
  • Audioguida
Moses Harris Prismatic Colour Wheel, 1785 circa, Londra, Royal Academy of Arts (RA Book Collection)

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