Piglio e i suoi gemellaggi civili

Correva l’anno 1982 il giorno 30 del mese di ottobre, quando una delegazione polacca sfilò in processione con il quadro della Madonna di Jasnagora insieme alla statua della Madonna delle Rose e alle tre confraternite di Piglio in ricordo dei due francescani San Massimiliano Kolbe e il P. Quirico Pignalberi ora Venerabile confondatori della Milizia dell’Immacolata nel 1917, l’uno salito agli onori degli altari, l’altro morto in umile silenzio il 18 luglio 1982.
Subito dopo il gemellaggio religioso si pensò ad un gemellaggio culturale tra Piglio e Zdunska-Wola (città di S. Massimiliano Kolbe) attraverso gli ambasciatori di Polonia, sig. Emil Wojtaszek, e George Kuberski che avevano ricevuto presso la sede dell’Ambasciata di Roma, Giuseppe Ambrosetti, assessore al Comune di Piglio e il presidente del comitato promotore, Giorgio Alessandro Pacetti.
Incontro in Capitale
All’incontro a Roma partecipò anche mons. Maczjnski, canonico di San Pietro, e p. Biagio Kruszylowicz, vicario generale dei frati minori conventuali dell’ordine di Kolbe.
Gli Ambasciatori polacchi avevano espresso il loro apprezzamento per l’iniziativa, impegnandosi di persona perché il gemellaggio trovasse oggettiva realizzazione in breve tempo.
L’obiettivo di tale gemellaggio era quello di approfondire le relazioni economiche e culturali delle due città. Paesi che avevano molti punti in comune favorendo anche i rapporti tra i giovani pigliesi e quelli di Zdunska-Wola. Soprattutto in vista del Giubileo del 2000.
Purtroppo la delibera prot. 2806 del 25/5/1983, ratificata dalla sezione di controllo di Frosinone nella seduta del 6/6/1983 al n° 22798 promossa dalla giunta Ricci venne bocciata successivamente dall’On. Giulio Andreotti, allora Ministro degli Esteri, il 5 Agosto 1986, il quale negò il visto all’autorizzazione. In quanto, il testo della delibera del Comune di Piglio, il gemellaggio veniva richiesto per assumere “anche significato politico nel quadro dello sviluppo del processo di integrazione politica europea”.
Qui risultava allora particolarmente chiara la risposta del Ministero degli Esteri che giustificava il diniego in questi termini. “non essendo corretto il suo impegno allorché riferito ad altre tipologie”.
Tale gemellaggio avrebbe creato fattivi legami tra le due città . Anche per onorare la memoria di San Massimiliano Kolbe, che soggiornò per alcuni giorni a Piglio nel convento di San Lorenzo.
Bocciato il gemellaggio con Zdunska-Wola Piglio sigilla nel 2010 con una città croata Primosten.
Il sindaco Cittadini nella sala consiliare di Piglio, gremita per l’occasione dai vari rappresentanti del sodalizio, alla presenza dell’ex sindaco Nazzareno Gabrieli, promotore del gemellaggio, del consigliere provinciale Mario Felli, e dei membri del consiglio comunale, aveva così esordito:
Primosten, considerata una delle più belle località balneari dell’Adriatico, che possiede un fascino particolare a cui è davvero difficile resistere: mare calmo, belle spiagge, numerose attività sportive e strutture alberghiere.
Siamo lieti di poter accogliere e di ufficializzare questo rapporto con i nostri amici di Primosten dal quale si creeranno con sempre più intensità i rapporti culturali, economici, turistici, tra le due cittadine; fra breve si organizzerà un viaggio al quale parteciperanno i ragazzi delle scuole medie di Piglio in visita a Primosten e questo sarà l’inizio di una lunga serie di iniziative”.
Recentemente

Nel 2016 è stato fatto un gemellaggio religioso tra Piglio e Nettuno. Infatti alla processione del 30 ottobre hanno partecipato le donne di Nettuno in costume con l’immagine della Madonna delle Grazie.

Sarebbe auspicabile valorizzare e dare seguito a questi gemellaggi religiosi e civili affinchè non restino solo un ricordo. Ma siano forieri di conoscenze più approfondite, di relazioni più attive e di scambi socio-culturali.
Giorgio Alessandro Pacetti

Condividi