“Compagna devota fino all’ultimo sacrificio”: la vita di Jeanne, musa di Modì

La letteratura è colma di storie d’amore: alcune infelici e altre a lieto a fine. Così come nei romanzi, sono molti i dipinti che raffigurarono in vari modi questo forte sentimento, ma quando a essere protagonisti sono uomini e donne reali e non personaggi inventati? Come saranno state queste relazioni? Alcune di esse sono state molto complesse e  labirintiche e, in alcune casi, tragiche, ma che ci hanno permesso di avere in eredità capolavori assoluti.

Jeanne e Modì

Queste relazioni hanno segnato l’arte, la letteratura e la Storia che, ancora oggi, riecheggiano fra quelle pagine e pennellate, come quella tra Amedeo Modigliani, noto come Modì, e Jeanne Hèbuterne. Uno degli amori più difficili e tormentati dell’arte che ebbe una fine molto dolorosa. Le vite di Modì, pittore livornese, e Jeanne s’incrociano nel dicembre del 1916 quando i due si incontrano a Parigi.

Modì. Wikipedia.

Modì, dopo vari trasferimenti in Italia (da Livorno a Firenze fino a Venezia), era arrivato nella capitale francese per inaugurare la mostra  Berthe Weill, chiusa poi dalla polizia locale con l’accusa di moralità; infatti, i suoi ritratti raffiguravano spesso nudi di donne e all’epoca questo non era accettato e considerato immorale. Ed è qui a Parigi che le loro vite s’intrecceranno per sempre. Anche Jeanne, sebbene meno rivoluzionaria di Modì, aveva una carriera da artista. Nata nel 1868, aveva mostrato fin da piccola un profondo interesse per la pittura tanto che il fratello, che aveva le stesse attitudini, l’aveva inserita nei circoli di pittura di Montparnasse.

La loro vita insieme

Si evince così che Jeanne era desiderosa di intraprendere una carriera nell’arte: s’iscrive così all’Academie Colarossi, famosissima scuola d’arte che frequentava appunto anche Modì ed è proprio qui che s’innamoreranno.

Quadro di Modigliani, nel quale è ritratta Jeanne

Dopo qualche settimana dal loro incontro si sposteranno a vivere in un appartamento vicino alla scuola francese, dove nacque la loro prima figlia, chiamata come la madre, Jeanne. La salute di Modigliani però iniziò a peggiorare: affetto da tisi da molti anni, i suoi polmoni erano ormai compromessi. Per alleviare i suoi dolori, la coppia si avvicinerà al mare, precisamente a Nizza. In Costa Azzurra resteranno per circa un anno, dopo il quale torneranno a Parigi, nonostante la salute di Modì non fosse migliorata. La morte, infatti, sopraggiungerà tanto il 24 gennaio del 1924.

Il dolore per la morte di Modì fu per Jeanne devastante. La notte stessa, la famiglia la portò via dal loro appartamento per timore di qualche gesto estremo. La condussero nella casa paterna con l’intento di sorvegliarla e di farle, in qualche modo, di farle accettare la morte di Modì. Le premure famigliari non servirono. Due giorni dopo la morte di Modì, il  gennaio, Jeanne si gettò dal quinto piano della loro casa incinta al nono mese.

Dopo varie peripezie, Jeanne fu sepolta con il suo amato Modigliani nel cimitero di Bagneux, dove attualmente riposa.

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