La Chiesa di San Nicola a Bellegra: un viaggio dal Seicento fino ai nostri giorni

Bellegra, borgo che fa parte della città metropolitana di Roma, ha origini antichissime e, quindi, come tale la sua cristianità affonda nella notte dei tempi. Le prime testimonianze di un’attività religiosa risalgano ai primi culti cristiani, grazie a quello nei confronti di Sisto II.

Il culto verso questo Santo Papa sarebbe giunto a Bellegra, grazie a un legionario romano che, essendo originario della zona, avrebbe portato le reliquie di Papa San Sisto II. Ancora oggi, i bellegrani lo omaggiano, essendo il patrono del borgo.

Dipinto di Sandro Botticelli raffigurante Sisto II. Wikipedia.

La devozione verso Sisto II, dunque, fa presumere che nel centro cittadino e nelle campagne siano presenti molti edifici sacri di rilevanza sia religiosa che artistica che, ancora oggi, testimoniano la profonda fede del paese. Tra gli edifici più cari agli abitanti c’è sicuramente la Chiesa di San Nicola.

Le storia della Chiesa di San Nicola

Le prime testimonianze di questa Chiesa le abbiamo già nel 1575 quando aveva il titolo di Parrocchia di San Nicola e di Santa Maria Annunziata SS. Originariamente, presentava due navate e due sagrati, rispettivamente dedicati alle due figure religiose.

Oggi, invece, il suo aspetto è molto diverso. Nonostante la facciata anteriore sia molto semplice, all’interno si apre una finestra sull’arte del Seicento. Lo si può notare già dai numerosi stucchi, anteriori al 1671 che incorniciano l’altare maggiore. Da questi elementi decorativi si presuppone che essa sia stata ristrutturata alla fine del Seicento. Durante questo periodo, dunque, gli donarono così una nuova veste: in tale occasione, le navate furono ridotte a una. Quest’unica ha il suo punto centrale, ovviamente, nell’altare maggiore, il quale è sormontato da un grande affresco.

Di questo dipinto, che rappresenta San Nicola mentre aiuta i poveri, non conosciamo l’autore che rimane tutt’oggi ignoto. È possibile ammirare anche altri due dipinti ai lati dell’altare che rappresentano sempre il Santo in opere di bene. Inoltre sono presenti tre Cappelle lungo la navata: la prima, quella più vicina all’altare è dedicata alla Madonna della Pace, la seconda, invece, è consacrata a San Antonio abate e, infine, la terza a San Francesco d’Assisi.

Dipinto di Guercino raffigurante Sant’Antonio. Wikipedia

Le opere d’arte presenti sono molte e vanno dal Seicento fino agli anni più recenti; infatti la cappella dedicata al protettore degli animali domestici è adornata da alcuni dipinti del pittore ungherese Hajnal che alla metà del Novecento le realizzò.

Insomma a Bellegra non mancano esempi molto interessanti di arte italiana che sono racchiusi nei vari edifici sacri dove è possibile vivere la propria religiosità, ma anche rigenerarsi con i dipinti e le opere presenti. Oggi ha il soffitto a volte, realizzato alla fine dell’Ottocento durante un ulteriore ristrutturazione; esso sostituì quello originario a cassettoni.

 

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