Il Santuario Regina della Pace di Serrone: un monito contro la guerra

Esistono dei luoghi che, nonostante non siano molto antichi, sono carichi di significato e possono raccontarci qualcosa. Sono luoghi dove si può apprendere, ma anche riflettere e magari comprendere qualcosa in più. Luoghi dove l’emozione e la suggestione vanno di pari passo. Insomma, non serve sempre la Storia per rendere speciale un monumento, un edificio o un paese, ma, se lì, troviamo una ragion d’essere, allora si tratta sicuramente di un luogo rilevante.

Il Santuario Regina della Pace

È quello che accade al Santuario della Regina della Pace a Serrone, in provincia di Frosinone. Questo borgo, che si erge alle pendici del Monte Scalambra (1420 m) presenta numerosi siti di interesse storico, artistico, museali e religiosi che soddisfano ogni curiosità o bisogno intellettuale-religioso. Sicuramente, è da annoverare il Santuario Regina della Pace, il quale è situato quasi sulla vetta del monte Scalambra.

Seppur la sua effettiva costruzione risalga agli anni del Novecento per opera del Monsignor Pietro Garbato, in realtà la sua origine risale agli anni Settanta quando il parroco di Serrone di allora, Don Mario Proietto, collocò una statua della Vergine Maria sulla cime del monte per commemorare i caduti e i reduci delle due guerre mondiali. Don Mario, infatti, faceva parte, dell’Associazione internazionale degli ex- combattenti. Il suo ruolo all’interno era di portare conforto religioso a chi aveva subito la tragedia della guerra. Egli, dunque, per rendere omaggio alle tante vittime delle guerre decise di collocare una statua della Madonna sul monte sia come riferimento religioso ma anche, e, forse, soprattutto, come monito per la pace. La scultura fu realizzata da Francesco Perrone e si tratta di un’opera in bronzo alta circa tre metri.

Qualche tempo dopo la collocazione della statua, una copia esatta, ma dimensioni ridotte, fu benedetta da Papa San Paolo VI. Il Pontefice, in quest’occasione, ricevette un gruppo di abitante di Serrone che erano accompagnati dal Vescovo di allora, Monsignor R. Spallanzani. Durante questo incontro privato, egli pronunciò un discorso sentito che venne, poi, riportato alla base della statua. Già dagli anni Settanta sorse in modo spontaneo un piccolo tempietto adiacente alla scultura, nello stesso luogo di dove oggi sorge il Santuario.

Il Santuario della Regina della Pace è sicuramente un luogo mistico e religioso, ma ha anche lo scopo di ricordare tutti quegli uomini che morirono durante le due guerre mondiale e, dunque, serva anche a ricordarci, semmai ce ne fosse bisogno, di quanto sia fondamentale la pace e quanto sia importante preservarla.

Giada Marzocchi

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