Il destino di Trevi nel Lazio durante l’occupazione napoleonica

L’Italia, come altri paesi europei, ha vissuto nel corso della Storia numerose invasioni e dominazioni che ne hanno cambiato per sempre i connotati politici, geografici, sociali e linguistici. Queste dominazioni, da parte di più popoli, hanno segnato, dunque per sempre la nostra Storia. È chiaro che molte di esse hanno avuto maggiormente svantaggi e pochi, in alcuni casi pochissimi vantaggi; infatti, nella maggior parte di queste “discese italiche”, gli abitanti hanno subito soprusi e ladrocini. Inoltre, i cambiamenti, nella maggior parte dei casi portarono cambiamenti e trasformazioni, ancora oggi ben radicati e visibili.

Accenni storici alla dominazione napoleonica

Sicuramente, tra i personaggi che più ha influenzato la nostra società, c’è Napoleone Bonaparte ( 1769-1821). L’Imperatore francese che discese in Italia per la prima volta nel 1796, durante la cosiddetta Prima Campagna d’Italia. Durante la sua dominazione, l’impronta, che la lasciò nel nostro Paese, fu sicuramente tra le più profonde dell’Europa intera; molti dei suoi cambiamenti sopravvissero, infatti, anche dopo la sua caduta, avvenuta con il ben noto esilio nell’Isola di Sant’Elena, durante il quale trovò la morte il 5 maggio del 1821.

Ritratto di Napoleone Bonaparte. Opera di David, Jacques-Louis. Wikipedia.

I cambiamenti più radicati sicuramente riguardarono la carta geopolitica della penisola; basti pensare che a nord, la Repubblica italiana fu trasformata in Regno d’Italia nel 1805, poi, ingrandita nel corso degli anni fino a inglobare le attuali Marche. O ancora, le regioni di Piemonte, Liguria, Toscana e Lazio finirono sotto la diretta sovranità francese. Non mancarono, ovviamente, anche trasformazioni giuridiche: Napoleone accentrò il potere amministrativo attraverso la figura dei prefetti, tuttora presenti nelle nostre giurisdizioni, creò un nuovo sistema scolastico e riorganizzò il sistema giudiziario.

Insomma, i cambiamenti furono moltissimi e, ancora, molti di essi sopravvivono, sebbene le funzioni sia cambiate. Sempre, a livello giuridico, Napoleone introdusse vari codici che permettevano la legislazione di determinati settori economici e sociali, come quello dedicato al commercio o, soprattutto, quello civile. I cambiamenti, dunque, non furono solo di natura economica, ma anche sociale. Un esempio è il Codice civile, egli promulgò la laicizzazione dello Stato e introduceva le primissime basi per il divorzio. Queste introduzioni, come si può immaginare, cambiarono per sempre la vita degli abitanti che vivevano sotto la dominazione francese.

Il caso di Trevi nel Lazio

Il programma di trasformazioni riguardò gran parte della penisola e dunque coinvolse anche il Lazio, in particolare nel borgo di Trevi di Lazio, in provincia di Frosinone.

Questo paese, che si trova non lontano da Roma, subì, come altri borghi limitrofi, i cambiamenti imposti dall’imperatore francese; infatti, inizialmente lo inserirono nel dipartimento del Circeo, il quale era una sorta di arrondissement della più nota Repubblica Romana. La repubblica romana esistette circa un anno, dal 1798 al 1799 ed era considerata come una repubblica sorella di quella francese.  Dopo questo primo stravolgimento politico, Trevi nel Lazio non trovò pace. Passò, infatti, a far parte del dipartimento del Tevere, ossia un altro arrondissement di Roma. Insomma, anche le sorti di Trevi nel Lazio s’incrociarono con i piani napoleonici. Solo nel 1812, fu inglobata nella giurisdizione di Frosinone, sempre però sotto l’occupazione francese.