Il Convento di San Francesco a Bellegra ha ospitato numerose personalità religiose e culturali. Alcune considerazioni su Beato Filippo da Velletri

Il Convento di San Francesco a Bellegra, caratteristico borgo in provincia di Roma, non è solo un luogo religioso, solenne e sacro nella sua spiritualità. È anche un riferimento storico importantissimo. Dal suo fondatore, San Francesco D’Assisi, il quale nel 1223 durante un viaggio a Subiaco si fermò nei pressi di Monte Casale che apparteneva al Monastero Sublacense.

Immagine di San Francesco. Wikipedia.

San Francesco rimase impressionato dalla bellezza dei paesaggi, tanto che, dopo essersi recato a Subiaco, tornò e si fermò qui con i suoi confratelli, con i quali instaurò il Sacro ritiro. Ancora oggi il Sacro ritiro non è solo un punto di riferimento religioso e sacro, ma anche culturale.

Conserva un interessante patrimonio libraio e artistico che dimostra tutta la sua storia, tanto che furono innumerevoli le personalità che attraversarono le sue porte. Basti pensare a Franceschi da Ghisoni, il quale, oggi Venerabile dalla Chiesa cattolica, ha lasciato i suoi studi sulla teologia e sulla dottrina che sono ancora fonte di ricerca.

Filippo da Velletri

Tra le altre personalità è doveroso annoverare Filippo da Velletri, oggi Beato. Purtroppo della sua biografia abbiamo scarse notizie, sappiamo però che nacque in provincia di Roma a metà del Settecento. Una volta presi i voti nell’ordine francescano si stabilì nel Convento bellegrano, dove si dedicò allo studio delle Sacre scritture e alla teologia. Inoltre, praticò con devozione la penitenza e l’anacoretismo è la pratica dei religiosi di ritirarsi dalla società per condurre una vita dedita solo alla religione.

Di questo, ne abbiamo notizia grazie a un dipinto conservato presso la Chiesa di San Francesco ad Arcevia, provincia di Ancona. Qui il Beato è ritratto in fase di contemplazione e di riflessione della Bibbia. Questo quadro fa parte di un ciclo più ampio, in totale sono sei dipinti.  Non sappiamo però quando morì; probabilmente alla fine del secolo XVIII. Nonostante non abbiamo ancora notizie certe e documentate della sua vita, lasciò come altri prima di lui  un’importante patrimonio culturale e religioso che, forse, merita di essere riscoperto.

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