Storia e ricetta della tradizionale agliata

Ci sono dei cibi che raccontano la storia dei paesi in cui sono nati, pietanze create ad hoc per un determinato fatto o personaggio storico, basti pensare alla buonissima pizza margherita dedicata, appunto, alla Regina Margherita di Savoia. In alcuni casi, però, questi piatti raccontano la vita, gli usi e costumi di un tempo passato, come la nota Agliata, salsa a base di aglio e aceto.

Salsa ancora oggi consumata, ha, come si può immaginare dagli ingredienti, un sapore molto deciso. Nasce nella Repubblica Marinara di Genova, essa era utilizzata soprattutto dai pescatori; infatti, grazie all’aceto e all’aglio, riusciva a mantenere il cibo per molti giorni e quindi gli era utilissimo per le navigate, non essendoci, ovviamente, i frigoriferi.

Ne esistono diverse versioni; infatti, nella città di Bosa, in Sardegna, ne esiste una versione leggermente diversa. Qui, è preparata con i pomodori secchi, tagliati a piccoli pezzetti, e insaporiti con aglio, olio e prezzemolo. Si tratta di un condimento che è versato sul pesce. Ancora in Piemonte, la troviamo preparata con aglio, prezzemolo e ricotta.

Nella versione genovese, invece, l’agliata viene preparata con un mortaio, nel quale è pestato l’aglio. Una volta fatto, esso è condito con l’aceto, la quale crea una salsa densa. Accompagna principalmente le carni.

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