Altipiani di Arcinazzo, a 3 anni dalla scomparsa di Aldo Matiddi

Altipiani di Arcinazzo. Sono trascorsi esattamente tre anni ieri, dalla scomparsa di Aldo Matiddi, ex Presidente della Pro Loco, scultore, architetto e fotografo professionista. Matiddi ha inoltre collaborato con la società SOGENE per oltre 30 anni. Ha fornito consulenza e preparazione di volumi sulla fotografia e sulla evoluzione urbanistica di Roma e di numerose zone d’Italia.

Figura di grande spicco, personaggio amato e conosciuto, che fin da bambino ha coltivato la passione per la scultura. Lo ha fatto con l’argilla, creando le pecorelle del presepe, fino ad iniziare un percorso artistico professionale dal 1970.

Ma, il vero lavoro di Aldo, è stato la fotografia, di cui è stato un pioniere del secolo scorso. Il suo laboratorio sorse nel quartiere di Colli Albani a Roma, dove Matiddi compose ben 20 mila scatti analogici. Il suo archivio fotografico, conosciuto come con l’acronimo “ADAM”, è una testimonianza dell’evoluzione umana, della storia e la tecnologia.

Famosi sono gli scatti del Cern di Ginevra e di due centrali nucleari italiane, che oggi sono dismesse. Molti scatti sono stati dedicati alle Autostrade Italiane, testimonianza evolutiva dell’artefatto umano che circonda lo spazio circostante.

Memore della profonda amicizia, Stefano Sansoni, che ha voluto ricordare Matiddi attraverso la nostra testata. Lo ha voluto fare in una particolare occasione, come quella del concorso fotografico che sta appassionando gli Altipiani di Arcinazzo in questi giorni.

 

Immagini tratte dalla video-intervista realizzata dal sito www.sporadica.tv

 

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