Il gemello del Re Umberto I

Da sempre la famiglia dei personaggi storici o letterati ci affascina: gli scandali, gli amori ( in qualche caso le amanti o gli amanti), le vicissitudini dei fratelli o delle sorelle, dei padri o delle madri. E quando una leggenda riguarda uno dei re italiani più noti, non possiamo fare altro che farci trascinare dalla curiosità.

Accenni biografici

Il Re in questione è Umberto I, nato a Torino il 14 marzo del 1844 e morto a Monza il 29 luglio del 1900. Regnante d’Italia per più di venti anni, nacque dall’unione di Vittorio Emanuele III e Maria Adelaide d’Asburgo-Lorena. Numerosi disordini popolari caratterizzarono il suo periodo regnante, soprattutto nel 1898 quando represse categoricamente, denotando dunque un profondo conservatorismo.

Il re Umberto in gioventù. Wikipedia

Dall’altra, però, molti storici, oggi, lo ammirano per aver saputo fronteggiare con prontezza un’epidemia di colera  a Napoli del 1884, tanto che si prodigò personalmente nella cura degli ammalati e nella gestione dei soccorsi. Da molti, infatti, fu chiamato il “Re Buono”. Quest’appellativo fu confermato dal fatto che apportò anche significative modifiche che modernizzarono il Codice Penale: la più eclatante fu quella dell’abolizione della pena di morte.

La leggenda del fratello gemello

Intorno, però, alla sua figura di regnante e personaggio storico aleggia una curiosa leggenda che riguarda i suoi ultimi giorni in vita; infatti, mentre si trovava a Monza, il Re, accompagnato da un suo fedelissimo, si recò a mangiare in un’osteria del paese. Una volta messo seduto, infatti, il Re rimase alquanto sorpreso poiché il padrone di questo rustico ristorante era identico al re; la somiglianza con Umberto, a detta di molti, era impressionante. Entrambi avevano lo stesso taglio degli occhi e delle labbra, sempre secondo le testimonianze. A un primo pensiero, si potrebbe ipotizzare che il padrone fosse un sosia del re, ma se consideriamo la vita amorosa di Vittorio Emanuele, questa può farci sorgere il dubbio che fosse un fratello.

Le coincidenze però non terminarono qui. Umberto, indagando sulla loro vita, scoprì di essere nato lo stesso giorno, ossia il 14 marzo. Inoltre entrambi avevano spostato una donna che si chiamava Margherita; il re, infatti, era il consorte di Margherita di Savoia, musa, tra gli altri, di Carducci. Infine, parlando divertito con il padrone del ristorante, scoprì pure che aveva aperto il locale lo stesso giorno dell’incoronazione di Umberto, ossia il 9 gennaio del 1878.

Umberto e Margherita. Wikipedia.

Il re promise così di tornare nei giorni successivi, ma purtroppo questo non accadde. Umberto, infatti, fu ucciso il 29 luglio del 1900 dall’anarchico Gaetano Bresci. Lo stesso giorno morì anche il padrone dell’osteria. Mentre puliva il suo fucile da caccia, gli partì un colpo inavvertitamente, ferendolo a morte.

Ovviamente, non sappiamo se fosse realmente un fratello illegittimo di Umberto I, ma dobbiamo ammettere che, se questa leggenda fosse confermata, le coincidenze sarebbero a dir poco sorprendenti e varrebbe forse la pena approfondire.

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