1945, quando un aereo colpì l’Empire State Building

Il 28 luglio del 1945 accadde uno degli incidenti aerei più gravi dell’aeronautica militare americana; infatti, durante questo sabato estivo, si schiantò contro l’Empire State Building, il bombardiere Mitchell B-25. L’incidente causò la morte di quattordici persone, di cui tre membri dell’equipaggio e undici civili.

Alla guida dell’aereo era il comandante William F. Smith, il quale stava conducendo un’operazione di trasporto personale dal Massachusetts alla volta del New Jersey. Una volta arrivato nei pressi dell’aeroporto internazionale Newark, chiese di atterrare, nonostante le cattive condizioni metereologiche; infatti, c’era una folta nebbia che rendeva la visibilità molto scarsa. Il capitano, però, continuò la manovra di atterraggio, superato il Chrysler Building, virò a destra anziché a sinistra.

Modello del bombardiere Mitchell B-25. Wikipedia.

Questo errore, dovuto alla mancanza di un’adeguata visibilità, comportò che l’aereo si schiantasse contro l’edificio dell’Empire State Bulding, tra il settantottesimo e l’ottantesimo piano. L’impatto, come immaginabile, provocò la morte sul colpo dei passeggeri. Inoltre, lo scontro causò anche la morte degli impiegati presenti negli uffici a quei piani; infatti, fu talmente violento che l’impatto squarciò l’edificio e il motore dell’aereo fu balzato via.

L’unica persona che sopravvisse fu la centralista Betty Lou Oliver.  Betty, al momento dell’impatto, fu sbalzata fuori dall’ascensore nel quale si trovava.

Veduta dell’Empire. Foto di Smithfl. Wikipedi

Quando i soccorritori la trovarono, la trasportarono in un altro ascensore per cercare di accelerare i soccorsi, ma una volta lì anche questo, danneggiato dallo schianto, precipitò. Nonostante anche questa sfortuna, Betty riuscì a sopravvivere, riportando, però, numerose fratture al bacino e alle gambe.

Sebbene l’incidente fosse stato molto grave, riaprirono l’edificio dell’Empire State Building il lunedì successivo.

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