La Basilica africana copia di San Pietro

A cura di Maria Lupica

La Basilica di Nostra Signora Della Pace è una chiesa cattolica ubicata a Yamoussoukro, Costa d’Avorio. Non si tratta di una cattedrale, infatti la sede del vescovo e la cattedrale di Sant’Agostino, poco distante. Storia:

Costruita in preziosissimo marmo tra il 1985 e il 1989 per l’ego smisurato dell’allora presidente ivoriano Felix Houphouët-Boigny (Yamoussoukro, 18 ottobre 1905 – 7 dicembre 1993). Un’opera realizzata per dare lustro alla sua città ed elevarla al rango di capitale nel 1983. Su un’area di 130 ettari di sua proprietà in mezzo alla boscaglia e si accolla tutte le spese per realizzarla. Oltre 300 milioni di dollari- Poi la dona al Vaticano. Da allora la sua cura pastorale è affidata ai Padri della Società di Apostolato Cattolico.

L’architetto libanese/ivoriano Pierre Fakhoury la progetta imitando la Basilica di San Pietro a Roma, di cui è ben più alta – 158 m di altezza con la croce posta sulla cupola, contro i 133 m della Basilica di San Pietro a Roma –. Presenta all’interno un numero impressionante di colonne di cemento scolpite, ci sono sedili che facilitano un sistema di aria condizionata.

Dimensioni:

Nonostante questo il primato di chiesa più grande del mondo appartiene alla cattedrale di Ulma in Germania, alla guglia alta ben 161,53 metri.

Ha una superfice di ben 30.000 ben m2 . Hanno partecipato alla sua costruzione ben 4.500 operai- Di cui 1.500 africani. Ciò le conferisce il primato di chiesa più grande del mondo, tuttavia è ben lungi da essere la più capiente. Nonostante la sua area interna arriva a contenere appena appena 7.000 fedeli nella navata centrale e altri 11.000 in piedi sparse in altre aree della struttura, per un totale complessivo di neanche 20.000 fedeli. Questo anche se altri fedeli possono essere accolti sul sagrato. Mentre la basilica romana può invece arrivare ad accogliere al suo interno ben 60.000 fedeli, quindi più del triplo. Tuttavia via non è mai piena, la vicina città di 120 mila abitanti non è a maggioranza cattolica. Accanto è stata costruita una villa papale destinata alle visite del Pontefice.

I record:

Una magnifica vetrata a mosaico la caratterizza, realizzata appositamente in Francia in ben 18 mesi, è la più grande del mondo, con i suoi 40 metri di diametro. Divisa in tre livelli, non raffigura solo Gesù e gli apostoli, ma tutti gli artefici di quest’opera mastodontica: Presidente ivoriano, architetto, i costruttori della vetrata e molti altri personaggi non meglio identificati.  Nove sono i temi che tratta, distribuiti su tre livelli: Nella parte superiore simboleggia la pace, al centro c’è una colomba con le ali spiegate, da cui emanano raggi di luci, Gesù con gli apostoli e altri personaggi illustri già menzionati e più in basso personaggi più umili.

 In totale sono ottanta quattromila m2 le vetrate colorate di ben cinquemila colori diversi che la abbelliscono, separate in dodici baie rettangolari: Due cappelle, una dedicata alla Madonna e l’altra a San Giuseppe.

Un capolavoro che ospita opere d’arte:

È adorna all’interno di manufatti di squisita fattura, come un presepe in ebano ed una croce in oro massiccio dal peso di ben tredici chilogrammi e una statua donata da un detenuto del carcere di Abidjan. Tutto questo la rende un luogo sacro assolutamente visitare e ricco di bellezza architettonica. I volontari dei Peace Corps e gli occasionali turisti della Costa d’Avorio amano andare a visitarla per la sua straordinaria bellezza che suscita anche l’orgoglio della popolazione locale. Raggiungerla è relativamente facile, si può prendere un volo locale per Yamoussoukro, atterrare all’aeroporto, prendere qui uno dei numerosi autobus, la citta è un centro di trasporto, e raggiungerla.

Le controversie:

Le critiche e i commenti maligni  contro di essa non si risparmiano, alcuni accusano addirittura il presidente che l’ha fortemente voluto di aver impiegato, al contrario di quanto invece afferma anche denaro pubblico arrivando addirittura a raddoppiare il debito nazionale. Il paese è molto povero e fortemente indebitato, necessita di progetti umanitari molto più utili ed urgenti. Papa Giovanni Paolo II accetta di benedirla il 10 settembre 1990 solo a patto che si costruisca in citta anche un ospedale, ospedale di cui è posta solo la prima pietra nel 2006 in occasione di una visita del Santo Padre, i lavori avrebbero invece dovuto iniziare seriamente nel 2000.

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