La Congregazione del Buon Governo a Roiate

Roiate, paese alle porte di Roma, per lunghissimo tempo è stato protagonista delle vicende dello Stato Pontificio; infatti, frequentemente era al centro delle sue alleanze o inimicizie. Borgo ricco di storia, arte e bellezze naturalistiche, è stato lo scenario di vescovi, abati, monaci e pontefici. Il potere dello Stato ecclesiastico s’intensificò nel 1753 quando fu abolito il potere dei cardinali commendatari sul castello roiatese poiché, in quest’anno, la sua giurisdizione passò nelle competenze della Congregazione del Buon Governo.

La Congregatio boni regimini

Tale congregazione, in latino Congregatio boni regimini, era un organismo della Curia romana, fondata il 15 agosto del 1592, da Papa Clemente VIII (1536-1605) attraverso la bolla papale Pro commissa nobis. Essa aveva lo scopo di sovraintendere alla gestione fiscale ed economica di ogni diocesi posta sotto di essa; in sostanza, doveva verificare i bilanci e, in caso di inadempienze, doveva applicare tutti i provvedimenti necessari per il suo risanamento.

Ritratto Papa Clemente VIII. Wikipedia.

Si trattava, ovviamente, di uno strumento di sorveglianza e mantenimento economico che lo Stato della Chiesa applicava ai paesi nella sua giurisdizione. Inoltre, questa Congregatio, che è la nona delle quindici create dal Vaticano, doveva anche contenere le spese locali per non gravare troppo sui bilanci.

L’evoluzione della Congregazione

Nel corso del tempo, assunse una forma più articolata. Se all’inizio era composta da tre cardinali, poi furono inseriti prima il Cardinal Nepote, ossia famigliari (appunto nipoti) del Pontefice, e poi, dal 1676, da un Cardinale prefetto, affiancato da altrettanti cardinali e prelati, che erano detti “Potenti del Buon governo”. Il perno della sua organizzazione era, però, il segretario, anch’esso ovviamente prete della Chiesa Cattolica. Il segretario aveva l’onere di gestire il complicato rapporto tra i cardinali e i governatori dei vari luoghi in cui operava la Congregazione.  Doveva, dunque, anche coordinare le due parti in causa.

Ritratto Papa Benedetto XIV. Wikipedia

Papa Benedetto XIV (1675-1758) riorganizzò in modo significativo le procedure in cui operava la Congregazione e stabilì in modo rigido le sue competenze; in questa rimodulazione, incluse anche Roiate che dalla metà del Settecento entrò a farne parte attraverso l’emanazione della bolla papale Gravissimarum, emanata lo stesso anno il 1 ottobre.

L’abolizione nell’Ottocento

La Congregatio boni regimini esercitò le sue funzioni per lungo tempo; infatti, solo nell’Ottocento, la limitarono e poi abolirono. Già nel 1831 Papa Gregorio XVI ritirò le sue funzioni fiscali per i bilanci locali, spostando tale esercizio al Segretariato degli Affari interni della Chiesa. Nel 1847, poi, Papa Pio IX l’abolì definitivamente attraverso il cosiddetto Motu proprio, letteralmente di “moto proprio” o “di propria iniziativa”, ossia un documento emesso direttamente dal Pontefice senza interloquire con gli altri organismi ecclesiastici. Attraverso questo, Pio IX trasferì le restanti competenze della Congregazione al neonato Ministero degli interni dello Stato Vaticano.

 

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