Con il titolo “Il latte dei sogni” (The Milk of Dreams), si è inaugurata, il 23 aprile, la 59ª edizione della Biennale di Venezia

Il latte dei sogni (The Milk of Dreams) è tratto da un libro di fiabe dell’artista surrealista Leonora Carrington nel quale ogni cosa può essere trasformata con l’immaginazione. La Mostra si concentra in particolare attorno a tre aree tematiche: la rappresentazione dei corpi e le loro metamorfosi; la relazione tra individui e tecnologie; i legami che si intrecciano tra i corpi e la terra.
Una particolare installazione presente alla Biennale edizione 2022

Partecipano all’esposizione 191 artiste e 22 artisti provenienti da 58 paesi, di cui 26 le artiste e gli artisti italiani, 180 le prime partecipazioni, 1433 le opere e gli oggetti esposti, 80 le nuove produzioni, presentate in dialogo con lavori storici che vanno dall’Ottocento ai giorni nostri.

L’esposizione si articola negli spazi del Padiglione centrale, ai Giardini della Biennale, e nel complesso dell’Arsenale (Corderie, Artiglierie, Gaggiandre e Giardino delle Vergini).

Inizialmente era programmata nel 2021, anno nel quale si è tenuta la 17ª Mostra Internazionale di Architettura, a sua volta prevista nel 2020 e posticipata a causa della Pandemia di COVID-19. Di conseguenza nel 2022 la Biennale Arte viene a coincidere con la manifestazione documenta 15 di Kassel.

Il pubblico nelle sale durante l’inaugurazione della Biennale di Venezia

Con questa mostra il direttore artistico Cecilia Alemani ci ricorda cos’è la Biennale di Venezia: un’istituzione culturale all’avanguardia nella ricerca e nella diffusione delle nuove tendenze artistiche contemporanee. Da una parte infatti troviamo moltissimi lavori di giovani ancora sconosciuti al grande pubblico. Dall’altra la fortissima predominanza femminile di artiste in mostra. Ma non solo, perché Cecilia Alemani è andata a riscoprire anche nomi trascurati del passato, come a svelarci che per anni molte artiste non hanno avuto il giusto rilievo.

Una delle opere esposte

Una delle caratteristiche inedite è la scelta di avere cinque mini mostre all’interno del percorso espositivo. All’interno di ognuna di queste stanze, dove si apprezza il bel lavoro di allestimento dello studio Formafantasma, sono raccolte oltre 30 opere di artiste di ogni epoca, in un caso si arriva anche al 1700. Sono delle ‘capsule del tempo’ perché i lavori esposti mostrano forti contatti con quelli contemporanei in un dialogo continuo attorno alle tematiche delle opere esposte.

Per la prima volta anche la Biennale Arte ha il suo Biennale College, il progetto dedicato alla formazione e che punta a promuovere giovani talenti, offrendo loro di operare a contatto con maestri per la messa a punto di “creazioni” che diventeranno parte dei programmi dei Settori artistici. E, opportunità straordinaria, quattro artisti sono stati selezionati per essere esposti in mostra con gli altri artisti.

Ancora una volta lo sponsor della Mostra d’Arte Internazionale è Swatch. Nelle Sale d’armi dell’Arsenale Swatch ha selezionato cinque artisti dalle residenze artistiche dello Swatch Art Peace Hotel, mentre ai Giardini si trova la riproduzione in versione extralarge del diorama su Venezia realizzata da Navin Rawanchaikul.

Il pubblico durante il vernissage della Biennale di Venezia 2022
Il biglietto per la Biennale di Venezia costa 25 euro ed è valido per un ingresso alla sede dei Giardini e un ingresso alla sede dell’Arsenale, da utilizzare anche in giorni diversi.
Orari Biennale Venezia
dal 23 aprile al 25 settembre, ore 11 – 19
dal 27 settembre al 27 novembre, ore 10 – 18
solo sede Arsenale, fino al 25 settembre: venerdì e sabato apertura prolungata fino alle ore 20 (ultimo ingresso: 19.45)
Chiuso il lunedì (tranne i lunedì 25 aprile, 30 maggio, 27 giugno, 25 luglio, 15 agosto, 5 settembre, 19 settembre, 31 ottobre, 21 novembre)

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