“Inchiostro”, verrà presentato a Roma, il libro di Giorgia Leuratti

Sabato 7 maggio dalle 18.00, presso la Libreria Tiburtina Incipit di Roma avrà luogo lapresentazione di “Inchiostro” primo libro di poesie di Giorgia Leuratti edito da RobinEdizioni.

L’evento sarà mediato da Jacopo De Petrillo con letture di Sabrina Biagioli.

L’autrice

Giorgia Leuratti nasce a Roma nel 1994. Nel 2018 si laurea in Lettere presso L’università degli studi dell’Aquila con una tesi sul drammaturgo francese Antonin Artaud, che sancirà l’inizio di un crescente
interesse verso la scrittura e il teatro.
Tornata a Roma studierà critica teatrale presso L’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica diplomandosi nel 2020 con una tesi sulla figura del clown da Jean Starobinski a Pippo Delbono.

Negli stessi anni comincerà a scrivere per la testata giornalistica Quarta Parete divenendo giornalista nel gennaio del 2022.
Dieci anni fa inizia una ricerca poetica e stilistica fondata sulla sperimentazione del linguaggio e sulla creazione immaginifica, originata da una visione della scrittura come mezzo vitale di urgenza espressiva.

Inchiostro

La silloge poetica, opera prima della giovane autrice, reca in sé l’urgenza viscerale di
essere “esistenza”. L’inchiostro diviene per Giorgia impronta di vita in grado di
scavare nelle sfumature degli eventi e scoprire nuove e antiche suggestioni.
“Tutto il fermento che vi era all’origine della mia scrittura, attraverso Inchiostro ha
preso forma: dapprima vi era solo una confusionaria urgenza espressiva, ora il
movimento dentro di me si sta incanalando in una sua più reale traiettoria, in una
sua ricerca, in un suo linguaggio”
Giorgia Leuratti
“Inchiostro” è il mezzo stesso della sovrimpressione, materia nera e liquida che, come
il sangue, reca in sé l’urgenza di trasportare in superficie una componente viscerale
traboccante.
Concepito come materia originaria, unico mezzo che permetta alla visione di farsi
linguaggio e oggetto di trasmissione, l’inchiostro attraversa le pagine della raccolta
assegnando alle poesie- oggetto del suo imprimersi- il ruolo di organismi vitali, agenti
in una struttura che richiama quella della tragedia greca.
Cosi come tragedia restituisce l’inesauribile tentativo dell’uomo di afferrare l’origine
del proprio dolore, la raccolta muove dalla stessa urgenza: quella di scavare nelle
sfumature degli eventi e di esplorarne le suggestioni, per trovare nell’epifania poetica,
ciò che risolva la loro intermittenza.
“Aspetto
lo sgranchirsi dell’alba
il lento flettersi
delle giunture
l’afflato tremulo
degli spifferi”
Ingresso libero

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