Il computer più antico del mondo: la macchina di Anticitera

Gli antichi non smettono di sorprendere per lungimiranza, studio e sapere. Come dimostra la nota macchina di Anticitera.

Il meccanismo Antykitero era un congegno, o meglio un planetario, meccanico mosso da ruote dentate che riusciva a calcolare il sorgere del Sole, le varie fasi lunari, i movimenti dei pianeti allora conosciuti (Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno), gli equinozi, i mesi e i giorni della settimana. Secondo alcuni recenti studi, esso riusciva a calcolare anche le date dei Giochi Olimpici. La sua datazione non è certa; infatti, secondo alcuni archeologici, sarebbe intorno al 150-100 a. C. Altri, invece, ritengono che sia stato costruito nel 178 a. C circa.

L’isola di Cerigotto. Foto di Jimmuoneill. Wikipedia.

Questo importante meccanismo fu rivenuto nel 1900, quando un gruppo di pescatori perse la rotta durante una tempesta e dovette far riparo nell’isola di Cerigotto (Grecia). La mattina seguente della tempesta notarono, a quarantatré metri di profondità, alcuni relitti appartenenti a una nave mercantile romana. La nave risaliva al IV secolo a. C e trasportava oggetti di lusso, come statue in bronzo e in marmo.

Due anni dopo, nel 1902, l’archeologo V. Stais notò che un reperto non era simile agli altri e non apparteneva ai resti di statua. Esso, infatti, assomigliava a un blocco di pietra che aveva un ingranaggio inglobato all’interno. Incuriosito dallo strano aspetto, gli dedicò un esame più approfondito, scoprendo che quello che sembrava una pietra era in realtà un complicato congegno meccanico di cui erano sopravvissute le tre parti principali e altri piccoli frammenti. Le tre parti facevano parte di un complesso di orologeria più avanzato.

Frammento del meccanismo, ripescato. Foto di Marsyas. Wikipedia

Il meccanismo Antykitero originale era di circa 30 cm per 15 cm e aveva lo spessore come di un moderno libro; quella rivenuta era in rame ed è plausibile credere che fosse montata su una cornice in legno. Ognuna delle parti era ricoperta d’iscrizioni e numeri. A oggi il 95% di queste è stato decifrato, ancora, però, la trascrizione completa non è stata pubblicata.

Grafico del meccanismo.

Alla scoperta di questo inaspettato meccanismo, molti dubitarono della descrizione di Stais poiché la ritenevano troppo complessa per il periodo, pensavano che fosse, in realtà, uno planetario o un astrolabio ( uno strumento astronomico che permette di calcolare la posizione del Sole e della Luna, legata a un giorno dell’anno e all’ora in base alla latitudine). Le polemiche non si esaurirono in tempi brevi, tanto che durarono fino al 1951 quando il professor D. De Solla Price

 

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