Cândido Godói, la città dei gemelli

Essere gemelli si sa, non è un privilegio di molti. Vedere due fratelli o sorelle gemelli è qualcosa di raro. Ma se vi dicessimo che c’è una città dove la categoria abbonda?

Stiamo parlando del comune brasiliano di Cândido Godói. Una cittadina di appena 6500 abitanti, famosa in tutto il mondo per la presenza di molte coppie gemellari. Il rateo dei parti gemellari è del 10% e ben la metà di questi sono gemelli monozigoti.

Il boom di nascite gemellari è stato osservato dai primi del ‘900. Alcuni voci vogliono che, fautore di queste insolite nascite, sia stato il medico nazista Joseph Mengele, fuggito in Brasile quando le cose per la Germania si misero male durante la Seconda Guerra Mondiale.

Tra le altre cose la maggior parte della popolazione ha discendenza polacca e tedesca. Mengele, che era ossessionato dalla ricerca della perfezione razziale e dai gemelli, è arrivato nel 1963 in Brasile. Proprio a partire da quell’anno che nella cittadina iniziarono ad aumentare sensibilmente i casi di nascite gemellari.

Lo storico argentino Jorge Camerasa asserisce che Mengele curasse le donne in gravidanza con misteriosi medicinali. Che tutti i bambini nacquero biondi e con gli occhi azzurri, rispecchiando i canoni imposti dalla razza ariana.

Lo storico locale Paulo Sauthier ha però contestato la tesi di Camerasa. Egli afferma che Mengele non arrivò a Cândido Godói nel 1963 e che i casi di nascita gemellare sono dovuti all’isolamento della comunità e all’unione tra consanguinei.

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