Cléo de Mérode, la donna più bella di Francia

Cléo de Mérode. La ruggente Bella Epoque a cui appartiene è tramontata da più di un secolo. Ma di lei, nata Cléopâtre-Diane de Mérode, ancora si ci ricorda e se ne parla come la stella più fulgida in quel tempo. Il suo portamento e la femminilità, che trasparivano dal suo portamento incantevole, unito all’alone di mistero e di curiosità intorno alla sua nascita, le conferiscono il meritato titolo di donna più bella della Francia di allora. Ne fanno una eterna icona di grazia, bellezza, sensualità e stile ineguagliabili.

Ma per tutta la sua fulgida vita è la donna più invidiata e chiacchierata nei salotti borghesi più importanti di Parigi. La sua fama è da sempre costantemente unita allo scandalo. Non le sono mai risparmiate crudeli critiche e pettegolezzi infondati, che da sempre fanno parte del successo. Come ad esempio essere dipinta come una avventuriera senza dignità e scrupoli di umili origini.

La sua straordinaria ed eteria bellezza è giunta fino a noi in fotografie. La prima risale a quando aveva tre anni, che in breve fanno il giro del mondo. Poi nelle opere immortali di pittori famosi come Degas, Toulouse-Lautrec, Giovanni Boldini, ritrattista per eccellenza della bellezza femminile e autore anche di un ritratto della nobile Donna Franca Florio,  e tantissimi altri.

Origini:

Figlia dell’amore, nasce in sordina a Parigi il 27 settembre 1885 in un appartamento borghese. Frutto di una relazione clandestina della nobile baronessa austriaca di origine belga Maria Càcilia Catharina de Mérode. All’ora in disgrazia ma già dama di compagnia dell’imperatrice Elisabetta di Baviera, la famosissima Sissi. Purtroppo il padre, il giudice austriaco Theodor Christomannos di origini greche, uomo brillante ed affascinante che molto successo ha con le donne, non la riconosce mai ufficialmente. Nonostante tutto non fa mai mancare il suo sostegno ed aiuto economico ne alla madre, ne tantomeno alla figlia naturale.

Formazione:

Fin da piccola mostra un innato talento per il balletto e la madre la iscrive a soli otto anni ad un corso di danza classica. Già ad undici debutta all’Operà di Parigi ed a sedici anni è famosa. Il suo sfolgorante e meritato successo è per la madre un riscatto sociale. Un colpo verso tutti i benpensanti che le hanno sbattuto la porta in faccia, per la sua gravidanza da nubile.

Caratteristica di lei è persino l’acconciatura che porta a morbido chignon e che le copre le orecchie, tipico delle ballerine. Ma di lei si maligna a torto che le maschera qualche difetto fisico. Come per esempio che mancasse una o addirittura entrambe le orecchie. Tutte le donne la imitano, perché in fondo in fondo vogliono esser lei.

Un gruppo di centraliniste svedesi, a cui viene ordinato di non portare i capelli alla  Cléo de Mérode perché ne limitava l’udito durante l’orario di lavoro, si rifiutano categoricamente di ubbidire e alla minaccia di licenziamento. Scioperano compatte. Calca il palcoscenico dei più famosi teatri europei, come il non molto rinomato Folies Berger che invece di distruggere la sua carriera la favorisce. E palcoscenici americani, facendo ogni volta registrare il tutto esaurito.

La sua fama è al culmine nel 1914, essendosi dedicata  anche al cinema e all’operetta. Danza fino all’età di quarant’anni anche per i soldati feriti della Prima Guerra mondiale.

Il suo modista è Doucet, il migliore del tempo, le crea abiti che esaltano il suo incantevole vitino da vespa e le gambe affusolate, privi di spacchi e decollété.

Scandali:

Si maligna che non sia affatto brava a danzare e che deve invece la sua strepitosa carriera ad una (in realtà mai vissuta relazione). viene chiamata con ironia e perfidia Cléopold. Attribuendo la relazione con il tristemente famoso Leopoldo II sovrano del Belgio e del Congo. Uomo di ben anni quarant’anni più anziano e già padre di ben quattro figli più grandi di lei.

Una altra voce malevole sostiene che, per l’epoca uno scandalo, invece di prestar solo il suo volto per la creazione della scultura, posa invece interamente nuda per la statua La Danseuse, ora esposta al Musée d’Orsay di Parigi, di Alexandre Falguièr.

Amori:

Per sua stessa ammissione due sono gli amori della sua vita. Un aristocratico francese morto di febbre tifoidea e lo scultore spagnolo Luis de Périnat.

Ritiro dalle scene:

Il suo talento non scompare nel corso dei suoi lunghi anni. Anche se lontana dai palcoscenici teatrali, non abbandona mai la danza, il suo unico e grandissimo amore. Vicino al mare, dove si è ritirata, continua ad insegnare danza e formare ballerine provette, a creare figure di ballerine come hobby. Mai volle sposarsi, nonostante la miriade di uomini che le chiesero la mano attratti più che dalla sua bellezza verginale ed inaccessibile, o aver figli.

Maliarda fino alla fine, accetta di farsi fotografare in tarda età, quasi novantenne, solo dopo che ha ottenuto dal fotografo Cecil Beaton la solenne promessa di distruggere le foto venute male, gli scatti superstiti sono bellissimi. Muore il 17 ottobre 1966 nella stessa città che le aveva dato i natali, ma la sua memoria vive per sempre. Sepolta nel cimitero parigino di Père Lachaise accanto alla madre, la sua tomba è abbellita da una statua del suo innamorato, lo spagnolo Luis de Périnat.

Spero di aver reso così onore alla memoria immortale della divina Cléo de Mérode.

MARIA LUPICA

FONTI:

http://www.aletes.it/cleo-de-merode/#:~:text=Cl%C3%A9o%20de%20M%C3%A9rode%2C%20nome%20d%E2%80%99arte%20di%20Cl%C3%A9op%C3%A2tre-Diane%20de,francese%20dell%E2%80%99Opera%20di%20Parigi%20verso;

Cléo de Mérode, la ballerina che divenne un’icona di stile della Belle Époque | BonCulture;

Cléo de Mérode Archivi | BonCulture;

Cléo de Mérode – Timeless Beauty;

Cleo de Merode: biografia, carriera, vita personale (srimathumitha.com).

 

 

 

Condividi