Privilegium Othonis: il Diploma di Ottone I che coinvolse anche Roiate

Il privilegium Othonis, detto anche Privilegium Ottonium o, semplicemente, Diploma Ottonanium è un documento redatto da Ottone I e promulgato il 13 febbraio del 962 d. C.

Ottone I

Ottone I, figlio di re Enrico (re di Germania) fu una figura centrale nella storia europea medievale. Egli, infatti, oltre a essere Duca di Sassonia (936-961), re dei Franchi orientali (936 fino alla morte), re degli Italici (951 fino alla morte), fu eletto anche, nel 962, Imperatore del Sacro romano impero; in questo modo unì la corona di Germania a quella imperiale e aggiunse inevitabilmente l’attributo “germanico” alla denominazione Sacro romano impero.

La vittoria di Ottone su Berengario. Wikipedia

Dopo la prima incoronazione, quella a re di Germania (936), dovette fare i conti fin da subito con le ribellioni e le azioni autonomiste dei grandi feudatari tedeschi, con cui ruppe la sua iniziale intesa strategica. Le ribellioni dei Grandi signori tedeschi erano causate dalla loro volontà di avere maggior poter decisionale ed economico che, invece, erano stati ridotti dopo la caduta dell’Impero Carolingio.

Oltre a soffocare fisicamente questi disordini, Ottone I cercò, ovviamente, altri alleati. La sua attenzione si rivolse quindi ai vescovi tedeschi e, in generale, al clero. Da una parte il neoeletto Ottone aveva necessità di trovare nuovi “amici”. Dall’altra i vescovi, ovviamente, non sdegnarono l’amicizia del re che concesse loro numerosi privilegi: da castelli a terre fino a sgravi fiscali.

Queste concessioni comportarono anche la nascita di numerosi Principati episcopali. Contemporaneamente comportò l’esclusione delle numerose famiglie aristocratiche tedesche che rimasero così isolate dalla politica interna di Ottone.

L’incontro tra Ottone I e Papa Giovanni XII. Wikipedia

Il vero obiettivo di Ottone era però la penisola italiana e, in particolare, Roma. Il re tedesco era già, infatti, intervenuto qui in varie occasioni, come quella contro Berengrario II (in carica dal 950 al 961) nel 951 e di nuovo dieci anni più tardi nel 961 quando Papa Giovanni XII lo aveva chiamato in soccorso sempre contro Berengario. Da quest’ultima sconfitta, Ottone riuscì a farsi incoronare imperatore dallo stesso Papa.

Roiate e il Diploma di Ottone

Una volta Imperatore del Sacro romano impero germanico, Ottone volle, però, ribadire la sua supremazia nei confronti del papato e della Chiesa. Lo fece grazie alla promulgazione del privilegium Othonis, appena un anno dopo la sua incoronazione, nel 962. Questo documento li garantiva, inoltre, anche una certa stabilità interna, tanto che fece insediare al posto di Papa Giovanni XII, Leone VIII, colpevole di aver tramato alle spalle di Ottone dopo averlo incoronato. Inoltre, prevedeva che il Papa non potesse essere eletto senza l’approvazione dell’Imperatore e sanciva anche dei nuovi confini territoriali. Ampliò, ridusse o confermò, infatti, i confini territoriali in favore o meno del clero, come nel caso di Roiate.

Roiate si trova alle pendici del Monte Scalambra e ha una storia molto antica che, addirittura, parte dagli antichi popoli italici; infatti, i primi ad abitare la zona furono gli Equi. Nel privilegium Othonis, la maggior parte delle terre furono confermate come beni dell’abbazia di Subiaco, la quale aveva già controllava amministrativo ed economico fin dal 313. Nel Diploma, comunque, è nominato come Luroiate; probabilmente una storpiatura dal più antico toponimo Roia che deriva a sua volta dall’etimo latino Rus, ossia luogo d’acqua per le sue numerose fonti. La desinenza –ate è, invece, di origine longobarda.

Condividi