Atlantropa: il folle progetto di prosciugare il Mediterraneo

La Storia è colma di progetti bizzarri, irrealizzabili e, a volte, del tutto idealistici. In periodi in cui l’utopia e il suo idealismo la facevano di padrona, molti ebbero idee abbastanza bizzarre. Tra quelli sicuramente meno realizzabili e più peculiari c’è il progetto Atlantropa.

Gli inizi del progetto

Detto anche Panropa, fu un’idea sviluppata, nel 1927, dall’architetto tedesco Herman Sörgel che consisteva, in sintesi, nel prosciugare il Mar Mediterraneo. L’idea di Sörgel era quella di costruire una diga sullo stretto di Gibilterra in modo da ridurre il livello del mare.

Il progetto fu, ufficialmente, presentato nel 1928. Nel dettaglio, sarebbero dovute sorgere numerose dighe, oltre quella sullo stretto di Gibilterra, tra cui quella sul canale di Suez e sullo stretto di Dardanelli che collega il Mar di Marmara all’Egeo. Chiudendo così gli stretti, si sarebbe verificato un deficit idrico, complice anche l’evaporazione delle acque. La diminuzione d’acqua sarebbe stata, poi, velocizzata da apposite pompe idriche; in questo modo, il livello del Mar Mediterraneo sarebbe calato annualmente di 1.6 metri. Per di più, gli iniziali dislivelli idrici avrebbero permesso l’uso di varie centrali idroelettriche che, secondo Sörgel, avrebbe fornito circa il 30% del fabbisogno energetico ai paesi europei. Fin da subito, capì che il prosciugamento del Mar Mediterraneo avrebbe fatto innalzare gli oceani di un metro; così, per ovviare a tale problema, progettò di costruire una diga anche sul fiume Congo che avrebbe creato un lago artificiale.

Lo scopo

Il progetto di Atlantropa, dunque, era quello di prosciugare il Mediterraneo per circa 600.000 chilometri che sarebbero stati destinati a nuove aree agricole, dando quindi una maggior disponibilità terriera a tutti gli stati europei. Per di più, secondo Sörgel sarebbe stato utile costruire una via di comunicazione più agevole tra il continente africano e quello europeo, in modo da rafforzare i commerci tra i due.

All’epoca Atlantropa ebbe un grande successo, nonostante ci fosse anche chi nutriva dubbi sulla sua realizzazione e fattibilità. Oggi molti lo considerano come un’idea che avrebbe ripercussioni irreversibili sull’ecosistema e che non avrebbe portato grandi vantaggi e dunque, è stato accantonato.  Inoltre, l’idea di rendere coltivabili le terre emerse dal mare non ha un gran senso poiché sarebbe emerso solo una distesa di sale e quindi sarebbe stato impossibile coltivarle.