Il Moulin Rouge e il Can Can: la storia di alcune ballerine che divennero delle celebrità

Ci sono dei luoghi che ispirano la nostra fantasia, atmosfere in cui si respira la Storia e ci sono città che sono talmente rilevanti per l’arte, la letteratura, la danza e il teatro che non si può fare a meno di visitare o sognare di vivere lì. Tra queste, sicuramente, c’è Parigi ( Francia).

Parigi è la città dei mille volti, dei secoli di Storia, dell’arte, dell’architettura e della letteratura; non è facile descrivere la Capitale francese perché è un insieme di tutto, di tutto quello che la Storia ha creato nel mondo delle arti. Oggi, però, vi voglio parlare di un tipo di danza che rispecchiò il tempo in cui nacque, ossia il Can Can.

Le origine del Can Can

Diventato di moda a fine nell’Ottocento, nasce nei pressi del pittoresco quartiere di Montmartre, il quartiere degli artisti, dei poeti e del divertimento parigino, più precisamente a Pigalle ( XVIII Arrondissement).

Manifesto del Moulin Rouge in cui è ritratta L. Fuller.

Qui, sorgevano le sale da ballo più in voga di quelli anni, come il noto, anzi notissimo, Moulin Rouge. Inaugurato il 6 ottobre del 1891 da C. Zider e J. Oller, divenne ben presto un luogo nel quale si incrociavano lavoratori, intellettuali, scrittori e pittori.

La storia di alcune ballerine

Ed è proprio qui che nasce il Can Can, di cui l’origine rimane incerta (sembra, infatti, che sia stata una contaminazione dalla quadriglia). Comunque sia, divenne il simbolo della spensieratezza parigina e del veloce progresso.

Foto di L. J. Weber. Wikipedia.

Il ballo era caratterizzato da una musica incalzante e ritmata in cui le ballerine, schierate di fila una all’altra, alzavano la gamba, rimanendo parzialmente scoperte e mostrando le lunghe e ampie gonne e sottogonne. Alcune di esse divennero delle celebrità, come L. J. Weber, in arte Goulue ( 1866-1929); talmente famosa da ballare di fronte al Principe inglese Edoardo VII e da essere ritratta da H. De Toulouse- Lautrec (1864-1901).

Il caso, però, più famoso e curioso fu quello di Loie Fuller ( 1862-1928) che combinò sapere scientifico con il varietà: ballerina del Moulin Rouge, tra le più ammirate e corteggiate del corpo di ballo, si cimentò anche da scienziata dilettante. Loie, infatti, si ritrovò al culmine della carriera quando Madame Curie, insieme a suo marito, scoprì il radio e così ebbe la spinta per dedicarsi all’altra sua passione, l’elettricità.

Foto di Loie Fuller

Capì, infatti, che l’impatto visivo delle sue performance non era dovuto solo ai movimenti del corpo, ma anche dalla luce, tanto che creò specifici effetti luminosi per i suoi spettacoli. Appassionata sempre più dell’elettricità, aprì il suo laboratorio a Parigi, dove sperimentava i suoi effetti luce.

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