“Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. È sempre stato così questo proverbio?

Non dire gatto, se non ce l’hai nel sacco. Tutti noi l’abbiamo sentito dire o l’abbiamo detto. Si riferisce a non cantar vittoria prima del dovuto, ma qual è la sua origine?

A una prima lettura, si potrebbe riferire all’agilità del gatto che, essendo molto svelto, non è facile mettere nel sacco, in realtà questo proverbio ha ben altra origine. Si tratterebbe di una variante dal più antico modo di dire non dire quattro se non ce l’hai nel sacco.

Nasce dalla leggenda di un povero monaco in cerca di elemosina. Un panettiere, intenerito dal povero frate, lo chiamò e li offrì gli ultimi quattro pani rimasti della giornata. A questo punto, il monaco, preso dall’euforia, iniziò a gridare per la strada la sua contentezza, ringraziando il gentile fornaio. Un cane nelle vicinanze, attirato dalle urla del frate, si avvicinò furtivo alla panetteria e nel momento in cui il fornaio stava mettendo nel sacco i pani per il frate, gliene rubò, scappando fra la folla e così al povero frate non rimase nulla.

È possibile credere che la versione moderna del proverbio, ossia quella con gatto, sia una variante di questo antico modo dire. Questo sarebbe confermato dall’assonanza tra “sacco” e “gatto”

. Pur non sapendo il motivo del cambiamento, il significato è rimasto invariato.

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